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Quando si parla di armonia, tutto parte da un concetto molto semplice: la distanza tra due note, cioè l’intervallo. Capire bene gli intervalli è fondamentale, perché gli accordi si costruiscono proprio su queste distanze.

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Intervalli: le fondamenta

Un intervallo misura lo “spazio” che intercorre tra due note. Sul pianoforte è facile da vedere: basta contare i tasti (bianchi e neri) che separano una nota dall’altra.

Ecco una tabella con gli intervalli più comuni, contando i semitoni a partire dalla nota di base (ad esempio Do):

IntervalloDistanza in semitoni Esempio (da Do)
Seconda minore1Do – Reb
Seconda maggiore2Do – Re
Terza minore3Do – Mib
Terza maggiore4Do – Mi
Quarta giusta5Do – Fa
Quinta giusta7Do – Sol
Sesta maggiore9Do – La
Settima minore10Do – Sib
Settima maggiore11Do – Si
Ottava12Do – Do

La terza è l’intervallo più importante per distinguere maggiore e minore:

  • Terza maggiore (4 semitoni) → accordo maggiore.
  • Terza minore (3 semitoni) → accordo minore.

Cos’è un accordo?

Un accordo è la sovrapposizione di almeno tre note distanziate da intervalli specifici.

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Esempio: Do maggiore = Do–Mi–Sol.

  • Do–Mi = terza maggiore (4 semitoni)
  • Mi–Sol = terza minore (3 semitoni)
  • Do–Sol = quinta giusta (7 semitoni)

Sul pianoforte: pollice su Do, medio su Mi, mignolo su Sol → triade di Do maggiore.

L’accordo maj7: un colore in più

Aggiungendo un’altra nota sopra la triade, otteniamo un accordo a quattro voci. Se la nota è la settima maggiore (Si sopra Do), nasce il Cmaj7 (Do–Mi–Sol–Si).

Intervalli:

  • Do–Mi = terza maggiore
  • Mi–Sol = terza minore
  • Sol–Si = terza maggiore

Sul pianoforte: pollice su Do, indice su Mi, anulare su Sol, mignolo su Si → il suono si fa elegante e contemplativo.

I rivolti: cambiare prospettiva

Un accordo può essere “rivoltato”, cioè suonato con una nota diversa al basso:

  • Posizione fondamentale: Do–Mi–Sol (Do al basso).
  • Primo rivolto: Mi–Sol–Do (Mi al basso).
  • Secondo rivolto: Sol–Do–Mi (Sol al basso).

Sul pianoforte:

  • Suona Do–Mi–Sol.
  • Porta il Do un’ottava sopra: primo rivolto.
  • Porta anche il Mi un’ottava sopra: secondo rivolto.

Ogni rivolto cambia il colore e rende i passaggi più fluidi tra un accordo e l’altro.

Conclusione

Gli intervalli sono i mattoni di base: senza conoscerli non si può capire la logica degli accordi. Dalle triadi alle estensioni come il maj7, fino ai rivolti, ogni scelta di intervalli costruisce un paesaggio sonoro diverso. Il pianoforte, con la sua tastiera lineare, è lo strumento ideale per visualizzare e sperimentare questi rapporti.

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Luca Angelici
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Capire gli accordi: intervalli, triadi, maj7 e rivolti
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