annuncio

La musica è un viaggio, e per Lorenzo Campese questo viaggio è iniziato in modo quasi istintivo. Immerso sin da piccolo in un ambiente musicale, si è reso presto conto che non gli bastava più ascoltare: la sua strada era suonare. Questa esigenza di esprimersi lo ha portato a diventare uno dei tastieristi più apprezzati della scena musicale contemporanea, collaborando con artisti di fama internazionale.

Ma come si diventa un musicista di successo? Quali strumenti e suoni caratterizzano il suo stile? E quali lezioni ha imparato nel suo percorso?

annuncio

Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.

Ulteriori informazioni

L’Infanzia e la Scoperta del Pianoforte

Intorno ai dieci anni, una canzone ascoltata in loop rivela a Lorenzo Campese che la musica non poteva restare solo nelle sue orecchie: doveva passare attraverso le sue mani. Il pianoforte, già presente in casa, diventa così il suo primo alleato.

Quei pomeriggi infiniti passati davanti alla tastiera, senza maestro né compiti da fare, hanno sviluppato un orecchio musicale che ancora oggi rappresenta il cuore del suo talento. «Quattro anni di pura esplorazione – ricorda – sono stati il periodo più formativo della mia vita».

Tra le influenze che hanno segnato i suoi inizi ci sono Ennio Morricone con Playing Love e i Manhattan Transfer con il loro album Swing, che lo hanno introdotto al mondo del jazz e dello swing.

Jazz, Funk e Progressive: Un Viaggio tra Generi Musicali

Se il jazz è stato il primo amore di Lorenzo, il funk è stata una rivelazione. La scoperta di I Wish di Stevie Wonder ha segnato il suo avvicinamento a un mondo musicale più ritmico e groove-oriented.

Ma la sua formazione non si è fermata qui. Durante l’adolescenza, ha esplorato il progressive rock e metal, ascoltando band come i Dream Theater e i Pain of Salvation. Questo gli ha permesso di combinare complessità armoniche e strutture elaborate con un groove irresistibile.

annuncio

“Mi piace il contrasto tra generi diversi. Un minuto ascolto musica classica, quello dopo un pezzo metal. Per me, l’alternanza esalta ogni singolo elemento.”

Dai Napoli Centrale agli Incognito: L’Ascesa di un Tastierista di Livello Internazionale

Il percorso professionale lo porta presto a calcare palchi importanti, entrando anche nelle fila di Napoli Centrale. L’incontro con James Senese è un capitolo fondamentale del suo percorso: «Stare accanto a lui significa confrontarsi con chi ha fatto l’avanguardia della musica italiana. La sua ostinazione, la sua libertà di pensiero e di vita sono stati per me una lezione continua».

L’8 luglio 2022 segna una svolta. Campese riceve una telefonata inaspettata: il tastierista degli Incognito non è riuscito ad arrivare a Napoli per il concerto, e serve un sostituto immediato.

“Avevo comprato il biglietto per vederli, e quella stessa mattina mi chiama l’organizzatore dicendo: ‘Vuoi suonare con loro stasera?’ Non ci potevo credere!”

In poche ore Lorenzo impara l’intero repertorio, sale sul palco e conquista la band. «Prima ancora di presentarsi, Bluey mi disse “thank you”» ricorda con emozione. Da lì parte un tour italiano ed europeo con il leggendario collettivo britannico, esperienza che Campese definisce «una delle cose più belle non solo della mia carriera, ma della mia vita».

Lorenzo Campese Live
Lorenzo Campese Live · Fonte: Lorenzo Campese

Uno stile in continua evoluzione

Lorenzo Campese si distingue per uno stile che unisce rigore ritmico e naturale senso del groove alle sonorità moderne del funk. La sua tastiera diventa un terreno di sperimentazione, dove il linguaggio afroamericano si intreccia con influenze progressive e soluzioni timbriche sempre nuove. Ne nasce un approccio dinamico, mai statico, che riflette una ricerca sonora costante: ogni progetto è occasione per esplorare possibilità diverse, senza perdere l’immediatezza e l’energia che caratterizzano il suo modo di suonare.

Il Suono di Lorenzo Campese: Strumentazione e Setup Live

Un musicista è definito anche dagli strumenti che utilizza. Lorenzo Campese si affida a una combinazione di strumenti analogici e digitali per creare il suo suono distintivo.

Il suo setup include:

  • Nord Stage 3 per le sue sonorità versatili, dal pianoforte all’Hammond
  • Moog per le linee di basso e i suoni sintetici
  • Plugin software come il Clavinet di Arturia, che utilizza spesso con un pedale Wah per ottenere un groove funky
  • Piano de Voyage della Ryme Music come controller MIDI

“Mi piace combinare strumenti vintage con le possibilità offerte dal digitale. L’importante è che il suono abbia anima.”

Affiliate Links
Clavia Nord Stage 4 88
Clavia Nord Stage 4 88
Valutazione dei clienti:
(20)
Arturia Clavinet V Download
Arturia Clavinet V Download Nessuna valutazione del cliente ancora disponibile

Il Tour con Nik West e l’Incontro con Lenny Kravitz

Dopo l’esperienza con gli Incognito, la carriera di Campese prende il volo. Viene contattato da Nik West, talentuosa bassista americana nonché pupilla di Prince, per il suo tour europeo. Da oltre due anni Lorenzo è stabilmente parte della sua band, con cui continua a calcare palchi internazionali.

Con lei apre nel 2024 il concerto di Lenny Kravitz al Jazz Open di Stoccarda. «La lezione più grande che ho imparato da Lenny è stata l’intelligenza con cui costruisce il live: non è improvvisazione, è anche strategia».

Con Nik West, Campese ha condiviso palchi ancora più prestigiosi: nel 2025 ha aperto il concerto di Carlos Santana, in un evento che vedeva sullo stesso bill anche Dream Theater, Steve Vai, Joe Satriani e Matteo Mancuso. Già nel 2024, invece, aveva preso parte all’apertura del tour americano di Joss Stone, confermando la sua presenza stabile in contesti di respiro internazionale.

L’Importanza dell’Unicità nell’Era Digitale

Alla fine della nostra chiacchierata, il pianista lancia un messaggio ai musicisti emergenti: «La perfezione tecnica può essere replicata dalle macchine. Quello che ci rende unici è la nostra personalità, la nostra umanità. Anche un errore può diventare espressione. Mai come oggi dobbiamo coltivare ciò che ci distingue, perché è lì che vive la vera musica».

Lorenzo e la sua strumentazione
Lorenzo e la sua strumentazione · Fonte: Lorenzo Campese

Il Futuro di Lorenzo Campese: Tra Nuove Collaborazioni e Progetti Personali

Con una carriera in costante crescita, Lorenzo Campese guarda al futuro con entusiasmo. Il suo obiettivo è quello di continuare a collaborare con artisti internazionali, ma anche di sviluppare progetti personali.

Londra è diventata una seconda casa per lui, e le collaborazioni con musicisti come Imaani e con la formazione Citrus Sun di Bluey, con la quale è reduce da quattro concerti al Blue Note di Milano e atteso al London Jazz Festival a novembre, dimostrano la sua volontà di esplorare nuovi orizzonti musicali.

“Voglio creare musica che emozioni, senza vincoli di genere. Il mio percorso è fatto di contaminazioni, e voglio continuare a scoprire nuove sonorità.”

Con il suo talento, la sua versatilità e la sua dedizione alla musica, Lorenzo Campese è destinato a lasciare un segno nel panorama musicale internazionale.


A nome di tutta la redazione di Passione Strumenti, auguriamo a Lorenzo Campese di continuare a portare la sua musica sui palchi di tutto il mondo, con la stessa passione, curiosità e libertà che lo hanno guidato fin qui. In bocca al lupo per le nuove avventure artistiche: siamo certi che questo è solo l’inizio di un percorso ancora più luminoso.

Ulteriori Informazioni:

*Questo articolo contiene link promozionali che ci aiutano a finanziare il nostro sito. Non preoccupatevi: il prezzo per voi rimane sempre lo stesso! Grazie per il vostro sostegno.

Roberto De Rosa
HOT
or not?

Come valuti questo articolo?

Valutazione: Tuo: | ø:
Lorenzo Campese: Tra Passione, Groove e Strumenti Iconici
annuncio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *