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La Epiphone Joe Bonamassa ’59 Les Paul Custom proviene direttamente dalla collezione di chitarre “Nerdville” di Joe Bonamassa. Si tratta di un prezioso esemplare del 1959, originariamente conosciuto come “Black Beauty”, ma in questo caso parliamo di una rarissima versione custom.
Epiphone Joe Bonamassa ’59 Les Paul Custom
Le chitarre provenienti dalla collezione di Joe Bonamassa sono da tempo molto richieste, e ora arriva una nuova aggiunta.
La Epiphone Joe Bonamassa ’59 Les Paul Custom è una replica fedele di un modello iconico, caratterizzata da una splendida finitura Antique Ebony su un corpo in mogano, impreziosito da un binding aged sul top e sul retro.
Il manico in mogano adotta un profilo 1959 Rounded Medium C e ospita una tastiera in ebano con 22 tasti Medium Jumbo e intarsi a blocco in perloid.
La paletta, con binding multistrato in stile Kalamazoo anni ’60, è decorata dal logo Epiphone e dal celebre Custom Split Diamond in madreperla.
Epiphone ProBucker e Bigsby B70
L’hardware sfoggia una splendida finitura dorata. La chitarra monta un capotasto Graph Tech a basso attrito, che in combinazione con le meccaniche Grover Imperial assicura una perfetta stabilità d’accordatura.
Al centro del suono troviamo due pickup Epiphone ProBucker Custom, collegati a controlli di volume e tono indipendenti e a potenziometri CTS di alta qualità.
Ma i veri protagonisti sono la ponte LockTone™ Tune-O-Matic™ e il vibrato Bigsby B70, una combinazione decisamente rara su una Les Paul Custom e certamente una scelta voluta dallo stesso Bonamassa per rendere unica questa riedizione. La Epiphone Joe Bonamassa ’59 Les Paul Custom proviene dalla collezione “Nerdville” di Bonamassa.
Prezzo e disponibilità
La Epiphone Joe Bonamassa ’59 Les Paul Custom viene fornita con certificato di autenticità e un case rigido personalizzato con la grafica “Nerdville”.
Il prezzo è di 1.090,00 €, ed è già disponibile su Thomann*.
La produzione è limitata a 1.500 pezzi, e per il prezzo proposto, meglio affrettarsi, perché andrà a ruba.
Ulteriori Informazioni:
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Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
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