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Costruire una pedaliera davvero funzionale non significa solo scegliere i pedali giusti, ma creare un sistema che sia silenzioso, ordinato, modulare e pronto per qualsiasi palco. È qui che entra in gioco la serie di accessori D’Addario XPND: un ecosistema che ci permette di creare una pedaliera a batteria flessibile e professionale ottima sia per chi suona la chitarra sia per chi canta.
La nuova era delle pedalboard: libertà, silenzio e modularità
Negli ultimi anni sempre più chitarristi hanno iniziato a cercare soluzioni che permettessero di suonare ovunque senza dipendere dalla rete elettrica. Il motivo è semplice: chi fa live in locali, situazioni all’aperto o palchi improvvisati si trova spesso a combattere con prolunghe, prese lontane, rumori di fondo e correnti poco stabili. L’idea di una pedaliera a batteria nasce proprio da questa esigenza: eliminare i limiti imposti dall’alimentazione tradizionale e rendere il proprio setup più pulito, portatile e affidabile.
La serie D’Addario XPND risponde a questa necessità con un approccio completamente diverso, combinando una pedalboard espandibile, un sistema di alimentazione ricaricabile e accessori che migliorano davvero l’organizzazione del palco. Il risultato è un ecosistema pensato per adattarsi al musicista, non il contrario.
XPND Pedalboard: la pedaliera che si adatta ai tuoi pedali, non il contrario
La pedalboard XPND utilizza un sistema telescopico brevettato che consente di estendere la superficie in base al numero di effetti. Nella pratica significa che puoi partire da una board minimal e farla crescere nel tempo senza doverne acquistare una nuova. XPND 1 è pensata per una singola fila di pedali e si estende da 14″ a 24″, mentre XPND 2 permette due file e cresce da 17″ a 31″.
Durante il test è emersa la comodità del sistema di gestione dei cavi, integrato nella struttura: tutto rimane ordinato, senza passaggi improvvisati o fascette ovunque. Il velcro preinstallato facilita lo spostamento dei pedali e rende l’intera board molto più modulare rispetto ai modelli tradizionali.
Questa capacità di adattarsi con precisione al numero di pedali risolve uno dei problemi più comuni: le pedaliere troppo grandi o troppo piccole. Con XPND la dimensione diventa dinamica, seguendo la crescita del proprio setup.
XPND Pedal Power Battery Kit: il cuore della pedaliera a batteria
Il componente più innovativo del sistema è il Pedal Power Battery Kit, una soluzione che integra una power bank da 10.000 mAh ottimizzata specificamente per i pedali. L’autonomia si aggira intorno alle dieci ore di utilizzo continuo, permettendo di affrontare prove, sessioni e live senza la minima necessità di collegarsi alla rete elettrica.
Il kit utilizza un hub chiamato Gateway, progettato con un sistema di filtraggio del rumore che garantisce un’alimentazione estremamente silenziosa. Questo è un dettaglio fondamentale per chi suona in situazioni dove la corrente è spesso sporca o instabile, perché riduce alla radice ronzii, fruscii e interferenze.
Un altro punto di forza è la daisy chain modulare e solderless: ogni plug può essere spostato lungo il cavo senza alcuna saldatura. Questo permette di organizzare l’alimentazione esattamente in base al layout dei pedali, evitando grovigli inutili e ottimizzando lo spazio.
Mic Stand XPND: più ordine e meno ingombri sul palco
Per chi canta e suona, il clamp per asta microfonica è uno degli accessori più utili dell’intera serie. L’asta si aggancia direttamente alla pedalboard grazie a un sistema di morsetti robusti ma semplici da montare. Questo elimina la necessità di un supporto dedicato, liberando spazio ai piedi e rendendo il palco molto più pulito.
La stabilità è sorprendente per una soluzione così compatta: durante il test la sensazione è che l’asta diventi parte integrante della pedalboard, evitando oscillazioni e ingombri inutili.
IR Mic Mute: il microfono che si silenzia da solo
Il D’Addario IR Mic Mute utilizza un sensore a infrarossi per rilevare la presenza del musicista davanti al microfono. Quando ci si allontana, il sistema muta automaticamente l’ingresso, eliminando feedback, rumori indesiderati e segnali aperti durante i momenti di pausa.
È una soluzione particolarmente utile sia per i cantanti che per chi utilizza microfoni per annunci, talk o performance ibride. Non richiede pulsanti, pedali o interventi manuali, e riduce significativamente gli errori durante il live.
Abbiamo già recensito approfonditamente questo prodotto, la recensione è disponibile a questo link!
Come costruire una pedaliera a batteria XPND: guida pratica
L’approccio migliore è partire dalle esigenze reali del proprio setup. La scelta tra XPND 1 e XPND 2 dipende dal numero di pedali e dalla volontà di lasciare margine per espansioni future. Una volta definita la base, il Battery Kit può essere montato sotto la pedaliera tramite velcro, mantenendo tutto nascosto e ordinato.
L’espansione telescopica consente di regolare la superficie in pochi secondi, mentre la daisy chain modulare permette di posizionare ogni alimentazione nel punto più comodo. Chi canta può integrare l’asta microfonica direttamente nella board, mentre chi usa microfoni live può beneficiare del Mic Mute per ridurre drasticamente il rumore di fondo.
Questa modularità permette a ogni musicista di costruire un setup su misura, senza compromessi.
Per chi è pensata la serie XPND
La versatilità del sistema lo rende ideale per chitarristi che suonano dal vivo, buskers, musicisti che cambiano spesso configurazione e performer che necessitano di ordine e rapidità di montaggio. È una soluzione particolarmente efficace anche per chi si trova spesso in situazioni con alimentazione instabile o rumorosa.
Conclusioni: perché XPND è una delle soluzioni più intelligenti del momento
La combinazione tra pedaliera a batteria, struttura modulare e accessori realmente utili rende la serie D’Addario XPND una proposta innovativa e profondamente pratica. Non è solo una pedalboard: è un ecosistema progettato per risolvere i problemi reali dei musicisti contemporanei. Se cerchi un setup silenzioso, espandibile e pronto per qualsiasi palco, questa potrebbe essere la soluzione definitiva.
Ulteriori Informazioni:
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Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
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