4 minuti |
| / 5,0
0 
I Radiohead con Karma Police hanno chiuso il loro tour in modo potente e simbolico, scegliendo uno dei brani più iconici della loro carriera per salutare il pubblico. Un finale che non è passato inosservato, soprattutto perché a raccontarlo è stato Nick Cave, che ha definito l’esperienza del concerto come commovente e capace di farlo sentire umile. Quando un artista di questo calibro si espone in modo così diretto, il momento diventa qualcosa di più di una semplice recensione: è una testimonianza sul valore emotivo e culturale della musica dal vivo.
Radiohead: chiudere un tour con Karma Police non è casuale
Karma Police, pubblicata nel 1997 all’interno di OK Computer, è molto più di una hit. È una canzone-manifesto che ha segnato una svolta nella storia dei Radiohead e, più in generale, nel rock alternativo degli anni ’90. Sceglierla come ultimo brano di un tour significa richiamare un intero percorso artistico, fatto di ricerca, inquietudine e costante evoluzione.
Nel corso degli anni, il pezzo ha assunto nuove sfumature dal vivo. Le versioni più recenti tendono a enfatizzare la componente emotiva e collettiva: il pubblico che canta l’ultimo ritornello, Thom Yorke che lascia spazio al silenzio e alla sospensione, la band che accompagna senza mai sovrastare. Un finale che non cerca l’effetto spettacolare, ma la connessione profonda.
Nick Cave e la recensione che ha colpito tutti
A rendere questo episodio ancora più significativo è stata la recensione di Nick Cave. L’artista australiano non è nuovo a riflessioni profonde sulla musica e sul suo ruolo spirituale ed emotivo, ma le sue parole sui Radiohead hanno avuto un’eco particolare.
Cave ha raccontato di essersi commosso durante il concerto e di essersi sentito umile di fronte alla grandezza artistica della band. Non si tratta di un semplice complimento: è il riconoscimento di una forza creativa capace di superare generi, generazioni e carriere individuali.
Quando un grande artista riconosce un altro grande artista
Il rapporto tra Nick Cave e i Radiohead non è mai stato fatto di collaborazioni dirette o di appartenenza allo stesso filone musicale. Eppure, esiste un terreno comune: la ricerca della verità emotiva. Entrambi hanno costruito carriere basate sull’onestà artistica, anche a costo di spiazzare il pubblico.
Sentire Cave dichiararsi colpito e quasi sopraffatto dall’esperienza live dei Radiohead ribalta la prospettiva classica critico-artista. Qui non c’è giudizio, ma partecipazione. Non c’è distanza, ma rispetto. È il segno che la musica, quando è autentica, mette tutti sullo stesso piano.
Il concerto come esperienza trasformativa
Le parole di Nick Cave riportano l’attenzione su un aspetto spesso dimenticato: il concerto come esperienza trasformativa. Non solo intrattenimento, ma spazio emotivo in cui anche chi sale sul palco – o chi ha calcato palchi per decenni – può sentirsi vulnerabile.
I Radiohead, da questo punto di vista, sono maestri. Ogni loro tour non è mai una semplice replica del precedente. Le scalette cambiano, gli arrangiamenti evolvono, l’atmosfera si adatta al momento storico e personale della band. Chi li segue dal vivo lo sa: nessun concerto è davvero uguale a un altro.
Karma Police oggi: una canzone più attuale che mai
Riascoltata oggi, Karma Police suona incredibilmente attuale. Il senso di alienazione, il controllo sociale implicito, il desiderio di fuga sono temi che risuonano ancora più forti nel presente. Dal vivo, questi elementi vengono amplificati dal contesto collettivo: migliaia di persone che condividono le stesse parole, lo stesso stato d’animo.
Non sorprende quindi che proprio questo brano abbia colpito Nick Cave. È una canzone che non chiede di essere capita razionalmente, ma sentita. E quando funziona, riesce a scardinare anche le difese emotive di chi è abituato a osservare la musica da una posizione privilegiata.
Un finale che lascia il segno
Chiudere un tour con Karma Police e ricevere parole così intense da Nick Cave non è solo un punto d’arrivo, ma una conferma. I Radiohead continuano a essere una delle band più influenti e rispettate della musica contemporanea, non perché inseguano le tendenze, ma perché restano fedeli alla propria identità.
Questo finale di tour non sarà ricordato solo per la scaletta, ma per l’eco emotiva che ha generato. E quando anche un artista come Nick Cave si dice commosso e umile, significa che la musica ha colpito nel punto giusto.
Ulteriori Informazioni:
Quella curiosità non mi ha mai abbandonata: oggi continuo a coltivarla attraverso la scrittura e la progettazione di eventi che invitano le persone a mantenere vivo lo spirito di scoperta e a esplorare nuove sonorità.
Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove mi occupo di articoli e contenuti legati alle novità del panorama musicale e non solo, con l’obiettivo di raccontare la musica come esperienza culturale a 360 gradi.
- 25 Songs ’Til Christmas: il calendario dell’Avvento musicale di Passione Strumenti - 20. Dicembre 2025
- Radiohead chiudono il tour con Karma Police - 20. Dicembre 2025
- Fred Again sceglie New York per sei show esclusivi nel 2026 - 19. Dicembre 2025
