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[24 settembre 2025] Ora puoi collegare il tuo account Spotify Premium e accedere alla vasta gamma di brani e playlist disponibili sulla piattaforma, direttamente da rekordbox.
Con questo aggiornamento dell’integrazione con Spotify, la tua libreria rekordbox diventa praticamente infinita, dandoti accesso a classici da discoteca e remix, oltre che agli ultimi brani dei tuoi artisti preferiti. Inoltre, come produttore, è un motivo in più per assicurarti che il tuo catalogo sia disponibile su Spotify affinché i DJ di tutto il mondo possano accedervi.
AlphaTheta rekordbox v7.2.3 con supporto Spotify
Con il nuovo aggiornamento v7.2.3, ora puoi pianificare i tuoi set senza dover esportare i brani da dispositivi esterni; tutta la tua preparazione può essere effettuata all’interno di rekordbox. Inoltre, qualsiasi dispositivo che supporti la compatibilità con la modalità Performance per rekordbox può essere utilizzato per riprodurre direttamente da Spotify, eliminando la necessità di memory stick.
Ciò significa che qualsiasi configurazione DJ che utilizza hardware AlphaTheta o Pioneer DJ può sfruttare la versatilità dello streaming diretto da Spotify tramite rekordbox, che offre la libertà creativa di provare nuovi mix e mashup con tutte le nuove canzoni ora a portata di mano.
L’integrazione con Spotify è uno sviluppo straordinario, soprattutto per i nuovi DJ che non hanno ancora definito il proprio sound e il proprio stile. Anziché limitarti a una sola categoria, come fanno Beatport e Traxsource, questo ti apre le porte a un panorama musicale molto più ampio. È interessante anche per i produttori e i remixer, perché è possibile inserire qualsiasi traccia nel deck di rekordbox e manipolarne la velocità di riproduzione.
Se lo si combina con la separazione degli stem, si ottiene una potente risorsa per campionare i suoni dai dischi e modellarli in base alla propria creatività. Anche se Spotify non gode di ottima stampa al momento, questo è sicuramente un motivo per continuare a utilizzare la piattaforma.
Prezzi e disponibilità:
L’integrazione di AlphaTheta rekordbox con Spotify è disponibile con l’ultimo aggiornamento gratuito. Scaricalo qui.
Si noti che per utilizzare questa funzione è necessario un account Spotify Premium.
AlphaTheta rekordbox 7 introduce alcune funzioni innovative
[14 maggio 2024] Con AlphaTheta rekordbox 7, l’interfaccia grafica e il browser sono stati ridisegnati, offrendo una serie di nuove funzioni per migliorare il workflow.
Se rekordbox è nato come un umile pacchetto software di collegamento per preparare i file per i lettori multimediali Pioneer CDJ e XDJ, ora è una parte molto più evoluta del moderno ecosistema DJ.
AlphaTheta rekordbox 7
La maggior parte delle nuove funzioni di rekordbox 7 riguarda la gestione della libreria musicale e la ricerca di brani nuovi e vecchi da riprodurre nei propri set. Inoltre, il menu delle preferenze è ora dotato di una comoda funzione di ricerca, che consente di modificare le impostazioni più importanti in pochi secondi.
Inoltre, rekordbox 7 è più veloce del 50% e più rispettoso della CPU rispetto alla versione precedente. In questo modo, gli utenti che utilizzano computer portatili meno recenti possono continuare a usufruire delle nuove funzioni con ottime prestazioni.
Gli abbonati e gli utenti con sblocco hardware possono ora accedere a una nuova visualizzazione dual-player in modalità di esportazione. Qui si trovano funzioni come il beat jump, il gain automatico e i kill switch dell’EQ a 3 bande.
Chi possiede l’hardware AlphaTheta compatibile non ha più bisogno di essere collegato a rekordbox. Ora è sufficiente collegare il proprio profilo all’hardware registrato per accedere alle funzioni aggiuntive.
C’è anche una nuova funzione di playlist collaborativa che permette a un massimo di cinque DJ di collaborare alla creazione di playlist. Naturalmente non è prevista la condivisione della musica, ma gli utenti delle stesse piattaforme di streaming possono creare e condividere playlist da utilizzare in futuro.
Nel complesso, rekordbox sembra muoversi nella giusta direzione. Tuttavia, molti utenti sono ancora in attesa di una funzionalità più estesa di separazione degli stems.
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Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
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