Il basso a 5 corde: perché sceglierlo, quando usarlo e i migliori modelli
Negli ultimi decenni, il basso a 5 corde ha rivoluzionato il ruolo del bassista in molti generi musicali. Se fino agli anni ’70 il basso elettrico a 4 corde era considerato lo standard assoluto, l’arrivo della quinta corda – solitamente un SI grave (B) sotto il MI – ha aperto nuove frontiere sonore, armoniche e tecniche. Ma a cosa serve davvero un basso a 5 corde? È uno strumento necessario o solo un vezzo da virtuosi? In questo approfondimento, esploreremo tutto quello che c’è da sapere!
Cosa è? È necessario?
Il basso a 5 corde è essenzialmente un basso elettrico tradizionale, con l’aggiunta di una corda più grave, accordata in SI. Questo significa che lo strumento offre un’estensione di cinque toni verso il basso rispetto a un 4 corde. Questa estensione rende il basso a 5 corde incredibilmente versatile, in particolare per generi musicali che fanno uso di tonalità gravi, come il pop moderno, l’R&B, il gospel e il metal.
Ma è davvero necessario per tutti? La risposta è: dipende. Per molti bassisti che suonano in contesti tradizionali come il blues, il rock classico o il punk, un 4 corde resta più che sufficiente. Tuttavia, se ti trovi spesso a dover trasporre, affrontare tonalità complesse o a suonare linee che richiedono profondità timbrica, allora la quinta corda diventa una risorsa irrinunciabile.
Differenza con quello a 4 corde
Estensione del registro
Il cambiamento più evidente è l’estensione verso il basso: il basso a 5 corde permette di suonare note che un 4 corde non può raggiungere senza ricorrere ad accordature alternative. Questo è particolarmente utile per arrangiamenti orchestrali, trasposizioni in tonalità minori gravi e per dare maggiore solidità alle linee di basso nei mix moderni.
Versatilità armonica e posizionale
Con una corda in più, il bassista può suonare alcune note in posizioni più comode, senza dover scorrere tutto il manico. Ad esempio, una scala maggiore su due ottave può essere suonata quasi per intero restando nella stessa posizione, il che potrebbe migliorare il controllo della mano sinistra riducendo la necessità di spostarsi da un punto all’altro del manico per raggiungere determinate note.
Suonabilità
Da un punto di vista tecnico, il basso a 5 corde è più impegnativo: il manico è più largo, richiede più forza nella mano sinistra, ed è necessario un controllo maggiore per evitare che le corde non utilizzate suonino accidentalmente. Inoltre, il peso dello strumento è generalmente superiore rispetto a un 4 corde.
Contesto musicale
Molte linee di basso possono essere adattate meglio sul 5 corde. Brani moderni come About Damn Time di Lizzo, Cold Heart di Dua Lipa o classici come Rock With You di Michael Jackson e Superstition di Stevie Wonder beneficiano della gamma estesa in fase di arrangiamento live o in studio.
Quando usare un basso a 5 corde
Un errore comune è pensare che il 5 corde sia sempre superiore. In realtà, tutto dipende dal contesto. Ci sono situazioni in cui la quinta corda è essenziale, e altre in cui è addirittura superflua. Vediamo i casi principali in cui il basso a 5 corde diventa una scelta strategica:
Quando è consigliato
• Musica pop, R&B, gospel e metal: tutti questi generi sfruttano spesso tonalità basse, e il SI grave diventa fondamentale per coprire certe parti senza trasporre l’intera linea.
• Produzioni cinematografiche: in colonne sonore e ambientazioni orchestrali, la profondità del registro può aggiungere drammaticità e impatto emotivo.
• Concerti live con più tonalità: chi lavora come turnista può risparmiare molti movimenti sul manico grazie alla quinta corda, mantenendo la mano in posizione e risparmiando fatica.
Quando non è necessario
• Generi tradizionali come punk, rockabilly, blues e classic rock di solito non richiedono note sotto il MI.
• Bassisti principianti: iniziare dal 4 corde può semplificare l’approccio allo strumento, evitando complicazioni inutili.
In sostanza, il basso a 5 corde è uno strumento che amplia le possibilità, ma non è sempre indispensabile. Conoscerne pregi e limiti ti aiuterà a decidere se e quando passare alla quinta corda.
I 5 migliori bassi a 5 corde
Scegliere il primo basso a 5 corde può essere difficile: tra estetica, prezzo, elettronica e comfort, ci sono molti fattori da considerare. Ecco cinque modelli consigliati, adatti a diversi livelli e stili musicali.
Fender Jazz Bass V

Un grande classico che non ha bisogno di presentazioni. Il Fender Jazz Bass V è perfetto per chi cerca un suono caldo, definito, ricco di personalità. Ottimo per funk, pop, soul e rock. La costruzione solida e l’affidabilità Fender lo rendono una scelta eccellente anche per i professionisti.


Music Man StingRay 5

Se cerchi potenza sonora e attacco deciso, il Music Man StingRay 5 è uno degli strumenti più amati per slap, rock aggressivo e funk moderno. Offre una presenza fortissima nel mix e una grande ergonomia.


Yamaha BB735A

Il miglior rapporto qualità-prezzo della lista. Il Yamaha BB735A combina elettronica attiva/passiva, costruzione affidabile e grande versatilità. È perfetto per chi cerca uno strumento “tuttofare” in grado di affrontare studio, palco e prove senza compromessi.


Sire Marcus Miller V7 5-String

Un’opzione moderna e conveniente per chi vuole entrare nel mondo del jazz contemporaneo o del funk tecnico. Il Marcus Miller V7 ha un design raffinato, un’eccellente suonabilità e una voce chiara e articolata.


Ibanez SR505

Chi arriva dal 4 corde troverà nel SR505 di Ibanez uno strumento leggero, ergonomico e semplice da suonare. Il manico sottile, il peso contenuto e l’elettronica moderna lo rendono perfetto per chi è alle prime armi con il 5 corde o per i bassisti che cercano comfort e velocità.


Conclusioni
Il basso a 5 corde non è soltanto uno strumento con una corda in più: è un’estensione concreta del potenziale espressivo del musicista. Offre maggiore profondità sonora, maggiore versatilità e apre nuove possibilità armoniche e tecniche.
Non è necessario per tutti, ma per chi suona in ambiti moderni, lavora come session man o è in cerca di una nuova sfida tecnica, rappresenta una scelta evolutiva e stimolante. E con i modelli oggi disponibili sul mercato, anche chi ha un budget contenuto può accedere a strumenti di ottima qualità.
Prima di acquistarlo, chiediti se hai bisogno di quel registro in più, se sei pronto ad affrontare le nuove sfide tecniche, e se il tuo stile musicale ne beneficerebbe. Se la risposta è sì… benvenuto nel club del 5 corde.
Hai già provato un basso a 5 corde? Hai un modello preferito? Raccontacelo nei commenti! E se ti è piaciuto questo articolo, seguici su Passione Strumenti per altri approfondimenti, recensioni e guide. Keep groovin’!
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