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Il Beetronics Bee Bee Dee è probabilmente il pedale più bello sul mercato, ma il delay analogico convince anche dal punto di vista sonoro? Diamo uno sguardo più da vicino alle sue caratteristiche.
Beetronics Bee Bee Dee
Il Beetronics Bee Bee Dee combina un vero delay analogico con funzioni moderne e offre tre modalità uniche. Con la tecnologia BBD (Bucket-Brigade-Device) utilizza un controllo digitale innovativo, ma rimane completamente analogico nel percorso audio. La lavorazione è esemplare e il design esteticamente bellissimo.
Tre modalità di delay
Il Beetronics Bee Bee Dee offre tre modalità. La Classic Mode offre il tipico suono BBD con una morbida modulazione sinusoidale, che genera classici suoni di delay. La LoFi Mode produce ripetizioni più scure, supportate da un LFO irregolare che modifica sia il tempo di ritardo che il suono. Gli echi oscillano tra timbri chiari e scuri. La Pitch Mode, invece, altera l’altezza degli echi e crea armonie, pattern ritmici e texture sorprendenti. Il delay diventa così uno strumento musicale, afferma il produttore.
Controllo e altre funzioni
Il controllo del pedale avviene tramite le manopole Tone, Delay Time, Mix, Activity e Depth. Un mini-switch a 3 vie consente di cambiare le modalità di delay, mentre un altro mini-switch cambia le modalità di espressione. Qui si può scegliere tra Tap-Tempo, 2X (che dimezza il tempo di delay e, a seconda dell’impostazione iniziale, alza o abbassa tutto di un’ottava) e Mod. Lo switch a pedale con Soft Click serve per bypass ed espressione. Naturalmente, il Bee Bee Dee lavora in True Bypass.
Prezzo e disponibilità
Il Beetronics Bee Bee Dee sembra davvero un’opera d’arte e non è solo esteticamente accattivante. Il prezzo di 333,00 € è sicuramente superiore alla media, ma il pedale attirerà l’attenzione sulla vostra pedalboard e convince anche a livello sonoro. Il delay analogico sarà disponibile tra poche settimane su Thomann.
Ulteriori Informazioni:
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Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
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