“Odio i Grateful Dead!”: ora suona grazie a loro una Les Paul ’57
Ci sono storie che sembrano nate per diventare leggenda. Quella di Bella Rayne, chitarrista prodigio californiana di appena 17 anni, è una di queste. Tutto inizia con un furto: la sparizione della sua amata Les Paul Bourbon Burst, la chitarra con cui aveva iniziato a farsi conoscere sulla scena locale. Ma il destino, si sa, ama le sorprese. E per Bella la sorpresa è arrivata sotto forma di una Gibson Les Paul Goldtop 1957 Reissue, dono inaspettato della Grateful Guitars Foundation.
Una teenager tra punk e grunge
Bella non è cresciuta con i grandi classici della psichedelia. Anzi, quando i suoi genitori mettevano su i vinili dei Grateful Dead, lei reagiva con un secco: “Mai nella vita li ascolterò!”. La sua formazione musicale affondava le radici nel punk e nel grunge, mondi diretti, ruvidi e senza fronzoli. Durante la pandemia, la sua prima Squier Stratocaster è diventata il punto di partenza per un percorso folgorante: ore e ore a studiare, improvvisare, scoprire nuove sonorità.
La sua crescita è stata velocissima. Con la band Bella Rayne and Friends, ha iniziato a girare festival e locali, arrivando a dividere il palco con artisti di calibro come Melvin Seals & JGB e l’Allman Betts Family Revival. La sua Number One, la Bourbon Burst, era diventata quasi un’estensione del suo corpo. Fino alla notte del furto.
La telefonata che cambia tutto
Poche ore dopo aver diffuso la notizia online, Bella riceve un’email che le toglie il fiato: la Grateful Guitars Foundation ha deciso di regalarle una Goldtop ’57 Reissue del Custom Shop Gibson. Una chitarra che per molti rappresenta l’essenza stessa della Les Paul.
La sua reazione? “Non posso accettarla, non me la sono guadagnata”. Ma Jack Barton della Fondazione non ha lasciato spazio a dubbi: “Devi andare a prenderla”. Una frase che segna l’inizio di un nuovo capitolo.
Dal rifiuto all’amore per i Greatful Dead
Ironia della sorte, proprio i Grateful Dead – la band che un tempo rifiutava – diventano parte integrante della sua formazione. Entrando in una cover band dedicata a loro, Bella impara l’arte dell’improvvisazione, l’approccio libero e aperto delle jam session, e scopre un mondo sonoro che la arricchisce profondamente.
Oggi quei colori musicali sono parte integrante del suo stile: un mix esplosivo di blues, southern rock e jam, capace di sorprendere chiunque la ascolti.
Una Goldtop per scrivere la storia
La Gibson Les Paul Goldtop 1957 Reissue non è una semplice chitarra: è un’icona. Con il suo suono caldo, il sustain infinito e la bellezza intramontabile, ha accompagnato chitarristi come Billy Gibbons e continua a essere uno degli strumenti più ambiti al mondo.
Per Bella Rayne, questa Goldtop è più di un dono: è la dimostrazione che il suo talento è già riconosciuto e che il suo futuro è pronto a brillare. Il suo primo EP, prodotto da Narada Michael (già al fianco di Aretha Franklin e Whitney Houston), conferma che la sua carriera è destinata a crescere velocemente.




Conclusioni
Da una chitarra rubata a una leggenda tra le mani: la storia di Bella Rayne è un promemoria che la musica è fatta di colpi di scena e di seconde possibilità. Oggi la sua Les Paul Goldtop ’57 è il simbolo di una rinascita e, chissà, forse della nascita di una nuova icona della sei corde.
Ti ha colpito questa storia? Condividila con chi ama la chitarra e raccontaci nei commenti quale strumento ha cambiato il tuo modo di suonare.
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