Il 15 dicembre 1969, al Lyceum Ballroom di Londra, Lennon salì sul palco per quella che sarebbe rimasta la sua ultima esibizione dal vivo sul suolo inglese, in occasione di un concerto benefico per l’UNICEF. Un momento carico di significati artistici, politici e personali, che racconta perfettamente la fase di transizione più delicata della carriera dell’ex Beatle.
Il contesto storico: un 1969 di cambiamenti radicali
Il 1969 fu un anno cruciale per John Lennon. I Beatles erano ormai al capolinea, anche se l’annuncio ufficiale dello scioglimento sarebbe arrivato solo nel 1970. Le tensioni interne alla band, le divergenze artistiche e il desiderio di Lennon di affermare una nuova identità creativa avevano già spinto l’artista verso progetti indipendenti.
In quel periodo, Lennon era profondamente coinvolto nel suo percorso di attivismo politico e pacifista, alimentato anche dal rapporto con Yoko Ono. La musica non era più soltanto intrattenimento: diventava strumento di messaggio, protesta e consapevolezza sociale. Il concerto al Lyceum Ballroom si inserisce perfettamente in questo quadro, non come un semplice live, ma come una dichiarazione d’intenti.
Il concerto UNICEF al Lyceum Ballroom di Londra
La sera del 15 dicembre 1969, il Lyceum Ballroom ospitò un evento benefico organizzato a favore dell’UNICEF, con l’obiettivo di raccogliere fondi per i bambini colpiti da guerre e povertà. John Lennon partecipò all’evento con la Plastic Ono Band, formazione che rappresentava la sua nuova direzione artistica, lontana dalle strutture classiche dei Beatles.
Sul palco, insieme a Lennon, salirono:
- Yoko Ono, voce e presenza artistica centrale
- Eric Clapton, alla chitarra
- Klaus Voormann, al basso
- Alan White, alla batteria
Una line-up essenziale ma potentissima, che contribuì a rendere la performance intensa, cruda e diretta, lontana dalle produzioni elaborate che avevano caratterizzato gli ultimi lavori dei Beatles.
La scaletta e l’approccio musicale
Il concerto mostrò un John Lennon più istintivo e vulnerabile, pronto a spogliarsi delle sovrastrutture pop per abbracciare un suono più rock-blues e sperimentale. Brani come Cold Turkey e Don’t Worry Kyoko misero in evidenza una nuova urgenza espressiva, fatta di chitarre taglienti, ritmi asciutti e vocalità spesso al limite.
Questo approccio anticipava chiaramente il clima dell’album “John Lennon/Plastic Ono Band” del 1970, considerato ancora oggi uno dei dischi più sinceri e dolorosi della storia del rock. Il live del Lyceum fu quindi molto più di un evento isolato: fu una prova generale di una nuova fase creativa.
Perché fu l’ultimo concerto in Inghilterra
Dopo il concerto del Lyceum Ballroom, John Lennon non si esibì mai più dal vivo in Inghilterra. Nei primi anni ’70 si trasferì definitivamente negli Stati Uniti, stabilendosi a New York, dove continuò a produrre musica e a impegnarsi politicamente, riducendo progressivamente le apparizioni dal vivo.
L’ultimo vero concerto in assoluto della sua carriera sarebbe arrivato nel 1972 al Madison Square Garden, ma il live londinese del 1969 resta l’ultimo legame diretto tra Lennon e il pubblico britannico. Una chiusura simbolica del cerchio iniziato anni prima nei club di Liverpool e Amburgo.
Un evento minore solo in apparenza
A differenza di altri concerti entrati nella leggenda, quello del Lyceum Ballroom non ebbe una copertura mediatica enorme all’epoca. Nessuna produzione mastodontica, nessuna tournée, nessuna celebrazione ufficiale. Eppure, proprio questa sua dimensione raccolta lo rende oggi storicamente fondamentale.
È uno di quei momenti che acquistano valore col tempo, perché raccontano l’uomo dietro l’icona, il musicista che sceglie di esporsi, di cambiare, di rischiare. Per molti fan e storici della musica, rappresenta uno degli ultimi atti autentici di Lennon come performer.
L’eredità del concerto del 1969
L’ultimo concerto di John Lennon in Inghilterra continua a essere citato come esempio di come un artista possa usare il palco non per celebrare il passato, ma per anticipare il futuro. La Plastic Ono Band non fu un progetto di compromesso, ma un taglio netto con ciò che era stato.
Dal punto di vista musicale, quell’esibizione influenzò profondamente il rock degli anni ’70, aprendo la strada a una forma di espressione più personale e meno patinata. Dal punto di vista umano, mostrò un Lennon coerente con le proprie idee, disposto a rinunciare alla sicurezza del successo per inseguire una verità più profonda.
Ulteriori Informazioni:
- John Lennon, l’ultimo concerto in Inghilterra il 15 Dicembre 1969 - 15. Dicembre 2025
- Paul Simon torna in Europa nel 2026 con un tour storico! - 15. Dicembre 2025
- 25 Songs ’Til Christmas: il calendario dell’Avvento musicale di Passione Strumenti - 15. Dicembre 2025