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Nel mondo dell’audio mobile, negli ultimi anni gli strumenti alimentati a batteria sono diventati sempre più comuni: speaker portatili, piccoli PA, interfacce e mini setup capaci di funzionare anche lontano dalla presa. Dove invece le soluzioni complete erano scarse, soprattutto nei mixer, Mackie ha deciso di intervenire con un prodotto mirato. Il ProFX10 GO è un mixer analogico compatto, dotato di preamp Onyx, effetti interni, Bluetooth bi-direzionale e una interfaccia USB-C 2×4 da 24 bit/192 kHz, costruito attorno all’idea di un dispositivo in grado di funzionare anche per molte ore solo tramite batteria ricaricabile.

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Ulteriori informazioni

Mackie ProFX10 GO: com’è costruito e a chi si rivolge

La struttura del ProFX10 GO è quella di un mixer analogico a 10 canali, con una logica familiare a chiunque abbia già lavorato con la serie ProFX. La novità sostanziale è che qui l’alimentazione non è un’opzione, ma una vera filosofia progettuale: la batteria GB-10 inclusa permette di lavorare fino a otto ore senza alcun cavo, ed è sostituibile in pochi secondi. Questo significa che puoi ricaricarla mentre utilizzi il mixer collegato alla rete, oppure portarla con te e usarla come backup di sicurezza in venue dove l’alimentazione non è stabile. Molti tecnici che operano in cerimonie, matrimoni, eventi corporate itineranti o reading all’aperto troveranno questo approccio estremamente pratico.

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Per chi invece suona in duo acustico, nei ristoranti o nei locali che offrono set soft, avere un mixer leggero, compatto e alimentato a batteria cambia completamente la gestione del palco. Non serve più cercare prese, tirare lunghe prolunghe, proteggersi da cali improvvisi di tensione: basta posizionarlo, accenderlo e lavorare.

Canali, preamp Onyx, EQ e routing: la parte “seria” del mixer

Sul fronte analogico, il ProFX10 GO non fa rinunce. I primi due canali sono i più completi: ingressi combo XLR/TRS, preamplificatori Onyx con 60 dB di gain, uno switch Hi-Z dedicato per collegare strumenti come chitarre e bassi senza DI box e un low-cut a 100 Hz molto utile per ripulire rapidamente le sorgenti vocali o acustiche. La presenza della compressione a una manopola rende questi canali perfetti per voce e chitarra, i due elementi più soggetti a variazioni dinamiche in un contesto live.

I canali 3 e 4 mantengono la filosofia dei primi due ma rinunciano a compressione e Hi-Z, rimanendo però ottimi come canali microfonici o per sorgenti line più controllate. I canali stereo 5/6 e 7/8 gestiscono perfettamente tastiere, player audio e dispositivi line-level, mentre il canale 9/10, con ingresso mini-jack o Bluetooth, diventa un ingresso “di servizio” estremamente versatile, ideale per basi, playlist e audio proveniente da smartphone.

L’EQ a tre bande presente sui canali principali permette una scolpitura efficace, con frequenze selezionate in modo intelligente. Gli insert sugli ingressi 1–4 aprono inoltre alla possibilità di integrare compressori, riverberi o outboard esterni laddove serva un maggior controllo.

La batteria come elemento centrale del flusso di lavoro

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Il ProFX10 GO è progettato attorno alla sua batteria. Il vano posteriore permette di estrarla con facilità, sostituirla o ricaricarla separatamente. Questo lo rende uno strumento concreto per chi deve lavorare in location prive di alimentazione o per chi vuole costruire un setup completamente “cable-free”, magari abbinato a un PA a batteria.

In un matrimonio all’aperto, ad esempio, la possibilità di gestire voce, lettura testi e playlist senza una sola presa disponibile è un vantaggio enorme. Allo stesso modo, un performer itinerante o un duo acustico che suona nei dehors può allestire tutto il necessario in pochi minuti. La portabilità non è più solo un’idea: qui diventa una condizione reale di utilizzo.

  • ProFX10 GO
  • La batteria rimovibile GB-10

Bluetooth bi-direzionale ed effetti GigFX+: strumenti reali, non aggiunte estetiche

Il canale Bluetooth merita un discorso a parte perché è un Bluetooth bi-direzionale, capace quindi sia di ricevere audio da uno smartphone sia di gestire una telefonata tramite mix-minus, evitando il ritorno dell’eco all’interlocutore. È una funzione estremamente utile per chi fa piccoli podcast dal vivo, interventi remoti o conferenze ibride.

Gli effetti GigFX+ si presentano con uno schermo LCD a colori che permette di navigare tra riverberi, delay, chorus e combinazioni, modificare parametri e salvare preset personalizzati. Non vogliono sostituire processori professionali, ma sono più che sufficienti per dare un tocco di spazio alla voce o a strumenti acustici.

USB-C 2×4: registrazione, streaming e routing avanzato

Uno degli aspetti più interessanti del ProFX10 GO è la sua interfaccia audio USB-C 2×4 con tre modalità di funzionamento. In Standard, il mixer invia al computer il mix completo, effetti inclusi, ed è perfetto per registrare un live così com’è. La modalità Loopback include anche l’audio proveniente dal computer, facendo del ProFX10 GO uno strumento ideale per streaming, tutorial, reaction o qualsiasi format che richieda l’unione del microfono con l’audio di sistema. In Interface, invece, il computer riceve i canali 1–2 in versione “dry”, senza effetti, una soluzione tipica per chi vuole registrare tracce pulite da editare poi in DAW.

Il ritorno USB 3/4 dedicato sul canale 7/8 permette inoltre di integrare strumenti virtuali o basi con grande semplicità, mentre la manopola di blend consente di bilanciare l’audio diretto e quello proveniente dal computer, evitando latenza o confusione nel monitoring.

Pro, limiti e considerazioni finali

Il ProFX10 GO esprime il meglio di sé quando viene utilizzato in situazioni dove la portabilità e la velocità di allestimento sono fondamentali. Il fatto di poterlo accendere e usare ovunque, unito alla qualità dei preamp Onyx, alla presenza del Bluetooth bi-direzionale e a una interfaccia USB-C molto intelligente, lo rende uno dei prodotti più completi della sua categoria.

Il principale limite è l’assenza di un aux send indipendente, un fattore che per alcuni musicisti o tecnici potrebbe rappresentare una mancanza importante. Per chi necessita di monitor separati o di un routing più complesso, è probabile che serva un mixer più grande. Tuttavia, chi lavora in piccoli eventi, set acustici, location difficili o contesti di content creation mobile troverà nel ProFX10 GO una soluzione concreta, resistente e progettata con intelligenza.

In definitiva, il ProFX10 GO è un mixer che riesce a unire la semplicità operativa alla flessibilità dei moderni strumenti digitali, mantenendo la solidità di un hardware pensato per lavorare in qualunque condizione. Per chi ha l’esigenza di portare la qualità Mackie fuori dalle venue tradizionali, è senza dubbio uno dei prodotti più convincenti del 2025.

❓ Mackie ProFX10 GO: le domande più frequenti

Il Mackie ProFX10 GO funziona davvero senza alimentazione esterna?

Sì, grazie alla batteria ricaricabile GB-10 può funzionare fino a circa otto ore senza collegamenti alla rete elettrica. La batteria è sostituibile e può essere ricaricata anche separatamente, rendendo possibile un utilizzo continuo durante eventi e live.

Per quali situazioni è consigliato il ProFX10 GO?

È ideale per piccoli live acustici, cerimonie, eventi all’aperto, DJ set minimalisti, podcast dal vivo e situazioni di streaming mobile. È pensato per chi ha bisogno di un mixer completo anche in location prive di corrente.

Il Bluetooth è adatto anche per chiamate?

Sì, il Bluetooth del ProFX10 GO è bi-direzionale e supporta il mix-minus, quindi l’interlocutore non sentirà il proprio ritorno. È una funzione molto utile per podcast, talk e interventi telefonici durante eventi.

Si può usare come interfaccia audio per lo studio?

Sì. Offre una connessione USB-C 2×4 a 24 bit/192 kHz con tre diverse modalità di registrazione. La modalità “Interface” permette di registrare tracce pulite, mentre Standard e Loopback sono pensate per streaming e contenuti live.

Qual è il limite principale del ProFX10 GO?

L’assenza di una mandata ausiliaria indipendente per monitor o mix separati. È un punto da considerare per set più complessi. Per l’uso mobile o per piccoli palchi, però, il routing offerto è più che sufficiente.

Il suono dei preamp Onyx è adeguato per voce e strumenti?

Assolutamente sì. I preamp Onyx offrono un buon margine di gain e un rumore contenuto, rendendoli adatti a voce, chitarre acustiche, strumenti microfonati e parlato. I primi due canali dispongono anche di compressione a una manopola.

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Francesco Di Mauro
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