Massive Attack a São Paulo diventa realtà: la leggendaria band trip hop britannica ha annunciato un concerto speciale all’Espaço Unimed il prossimo 13 novembre 2024, in collaborazione con le comunità indigene dell’Amazzonia e con il supporto dei fratelli Max e Iggor Cavalera, fondatori dei Sepultura.
Un evento che va oltre la musica, nato per dare voce alle popolazioni indigene e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi del cambiamento climatico, in concomitanza con il vertice COP30, che si terrà a Belém, nel cuore dell’Amazzonia.
Un concerto simbolo di resistenza e consapevolezza
Sul palco di São Paulo, i Cavalera eseguiranno per intero il loro album culto Chaos A.D. del 1993, un manifesto sonoro che denunciava ingiustizie sociali e devastazione ambientale, ancora oggi tristemente attuale.
Parallelamente, i Massive Attack porteranno il loro inconfondibile sound elettronico, trasformando lo show in un atto politico e culturale. L’obiettivo dichiarato è chiaro: sostenere le richieste delle popolazioni indigene per la giustizia climatica e per il riconoscimento immediato delle loro terre.
Come dichiarato dagli organizzatori, l’evento è stato costruito “in diretta coordinazione con le comunità indigene del Brasile e con l’Amazon G9”, la rete che unisce le organizzazioni native di nove Paesi amazzonici.
Le parole di Massive Attack e Cavalera
Robert Del Naja, storico leader dei Massive Attack, ha spiegato il senso dell’iniziativa:
“Questa non è solo una collaborazione musicale. È un’opportunità per ascoltare la conoscenza e la saggezza delle alleanze indigene e assicurarci che siano rappresentate anche nelle stanze di negoziazione della COP30. Mai come ora la loro voce è fondamentale”.
Dal canto loro, i Cavalera hanno ribadito il valore simbolico dell’evento:
“In tempi di polarizzazione, unire le forze con i Massive Attack e con i popoli indigeni significa tessere una narrazione di speranza e cambiamento. Abbiamo sempre avuto un legame profondo con queste comunità ed è un onore condividere il palco in un’occasione così importante”.
Il messaggio delle comunità indigene
Il coinvolgimento delle organizzazioni indigene non è di facciata: il concerto dei Massive Attack a São Paulo nasce come piattaforma per amplificare le loro rivendicazioni. In una dichiarazione congiunta, le associazioni COIAB, APIB e hanno affermato:
“Con Massive Attack e Cavalera trasformiamo il suono in rivolta. Le nostre voci attraverseranno confini, unendo popoli dall’Amazzonia al Pacifico. Siamo le radici che resistono, il futuro che insiste. La Terra ricorda e chiede: smantellate la macchina che la divora. La risposta siamo noi. Tutti noi”.
Un evento tra musica, attivismo e storia
Il concerto dei Massive Attack a São Paulo non è un episodio isolato. Negli ultimi mesi i Massive Attack hanno più volte preso posizione su temi politici e sociali, schierandosi contro il genocidio in Palestina e denunciando le responsabilità del governo britannico.
Questo nuovo appuntamento in Brasile rappresenta un ulteriore passo nella loro storia di militanza artistica, ma anche una pagina storica per la musica live, dove due mondi sonori apparentemente distanti – trip hop ed heavy metal – si incontrano per un obiettivo comune.
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