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Dopo oltre un decennio lontani dai palchi, i Rush sono pronti a tornare. Geddy Lee e Alex Lifeson hanno ufficializzato il Fifty Something Tour: il Rush tour 2026 prenderà il via il 7 giugno 2026 al Kia Forum di Los Angeles, lo stesso luogo che nel 2015 ospitò l’ultimo concerto della band canadese.
L’annuncio, diffuso con un video e un comunicato il 6 ottobre, ha immediatamente acceso l’entusiasmo dei fan di tutto il mondo: sarà infatti la prima volta che i Rush si esibiranno dopo la scomparsa del leggendario batterista Neil Peart, avvenuta nel 2020.
Un ritorno per celebrare la memoria di Neil Peart
Nel comunicato ufficiale, Geddy Lee ha condiviso parole cariche di emozione:
“È passato più di un decennio da quando Alex e io abbiamo suonato la musica dei Rush insieme al nostro amico e compagno di sempre, Neil. Quelle canzoni rappresentano una vita intera di lavoro, passione e amicizia. Ora sentiamo che è il momento giusto per celebrare oltre cinquant’anni di musica dei Rush.”
Il tour sarà infatti dedicato alla memoria di Peart, riconosciuto da critici e colleghi come uno dei più grandi batteristi della storia del rock. Il batterista canadese ha contribuito a definire il suono unico del trio, fondendo tecnica, complessità e intensità emotiva in modo inimitabile.
Anika Nilles: la nuova forza ritmica dei Rush
A raccogliere l’eredità – tutt’altro che semplice – di Peart sarà Anika Nilles, batterista tedesca di fama internazionale, nota per la sua precisione e la sua energia inconfondibile. Nilles, 42 anni, ha collaborato con artisti come Jeff Beck e rappresenta una delle figure più rispettate nel panorama batteristico contemporaneo.
Lee e Lifeson l’hanno definita “la scelta perfetta per affrontare il ruolo quasi impossibile di suonare il repertorio dei Rush”. Il suo ingresso nella formazione segna un momento di rinnovamento e rispetto allo stesso tempo: una nuova era per una band che ha sempre unito tecnica e cuore.
Il tour celebrativo: 12 date in Nord America
Il Fifty Something Tour prevede 12 concerti in 7 città nordamericane, con un calendario che toccherà alcune delle location più iconiche della carriera dei Rush. L’obiettivo è offrire ai fan un viaggio attraverso la loro storia, dai classici come Tom Sawyer e New World Man fino ai brani più complessi e sperimentali che hanno definito il loro stile prog-rock.
Dopo l’ultimo tour del 2015, molti pensavano che i Rush avessero definitivamente chiuso il capitolo live. Tuttavia, la forte connessione tra i due fondatori e il desiderio di celebrare la memoria di Peart hanno riacceso la scintilla.
Un ritorno che unisce nostalgia e rinascita
A 72 anni, Geddy Lee e Alex Lifeson dimostrano che la passione per la musica non conosce età. Il loro ritorno non è solo un atto di celebrazione, ma anche un modo per onorare l’eredità dei Rush e offrire una nuova esperienza sonora a vecchi e nuovi fan.
Con l’arrivo di Anika Nilles, il gruppo apre un nuovo capitolo che unisce rispetto per la tradizione e voglia di futuro. Non si tratta di sostituire Neil Peart – impresa impossibile – ma di proseguire il cammino nel suo spirito, portando avanti la sua visione musicale e la sua influenza.
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