Dal Cry Baby alle nuove alternative: i migliori pedali wah wah
I migliori pedali wah wah per chitarra sono tra gli effetti più iconici della storia della musica. Dal leggendario Cry Baby alle soluzioni moderne più economiche e compatte, questi pedali hanno contribuito a definire il sound di generazioni di chitarristi. Usati da Hendrix, Morello e Hammett, i wah wah non sono semplici accessori: sono veri strumenti espressivi capaci di trasformare un assolo in un’esperienza memorabile. In questa guida analizzeremo i modelli più interessanti, partendo dalla nascita di questo effetto fino alle opzioni attuali disponibili per tutti i budget.
L’invenzione del wah wah: un errore diventato rivoluzione
La storia del wah wah inizia nel 1965, quando l’ingegnere Brad Plunkett stava lavorando a un amplificatore Vox AC-100. Sostituendo un interruttore con un potenziometro, scoprì che muovere la frequenza a mano generava un suono simile a un “pianto” espressivo. L’intuizione geniale fu collegare quel circuito a un pedale per organo, dando vita al primo vero wah wah.
I primi modelli furono commercializzati col nome di Clyde McCoy, ma presto si trasformarono nei celebri Vox Wah e, soprattutto, nel Cry Baby, destinato a diventare il punto di riferimento assoluto. L’effetto conquistò subito i chitarristi di funk, rock e psichedelia: basti pensare a Jimi Hendrix in “Voodoo Child (Slight Return)”, a Skip Pitts in “Theme from Shaft” o a Kirk Hammett nei Metallica.
Manuale vs auto-wah: due approcci diversi
Non tutti i wah wah funzionano allo stesso modo. I modelli tradizionali richiedono l’intervento del piede, permettendo al chitarrista di controllare in tempo reale l’apertura del filtro. Questo garantisce una precisione espressiva imbattibile.
Gli auto-wah (o envelope filter), invece, reagiscono automaticamente alla dinamica del tocco: più forte si pizzica la corda, più il filtro si apre. Sono perfetti per funk e groove ripetitivi, anche se meno flessibili per i soli. Entrambi i sistemi hanno pregi e limiti, e la scelta dipende dallo stile del chitarrista.
I migliori pedali wah wah disponibili oggi
Oggi il mercato offre un’ampia gamma di pedali wah wah, dai modelli vintage che riprendono il carattere degli anni d’oro della chitarra fino ai progetti moderni dotati di controlli avanzati, true bypass e funzioni extra. Qui sotto troviamo alcuni dei modelli più interessanti, scelti per rapporto qualità-prezzo e resa sonora.
Harley Benton Custom Line WP-60
Il Harley Benton Custom Line WP-60 è una delle soluzioni più accessibili per chi desidera avvicinarsi al mondo dei wah wah senza spendere una fortuna. Ispirato al classico suono degli anni ’60, mantiene un timbro caldo e organico che ricorda le prime incarnazioni del Cry Baby. Nonostante il prezzo contenuto, vanta una costruzione solida e un true bypass che preserva l’integrità del segnale quando l’effetto non è attivo.
Una caratteristica particolarmente utile è la possibilità di regolare la resistenza del pedale, adattandolo alla sensibilità di ogni chitarrista. Per chi cerca un wah robusto, dal sapore vintage ma con un tocco moderno, il WP-60 è un’alternativa più che valida.


Behringer HB01 Hell Babe
Il Behringer HB01 Hell Babe si distingue per un approccio diverso alla progettazione del wah. Utilizza un sistema di controllo ottico al posto dei tradizionali potenziometri meccanici, garantendo maggiore affidabilità nel lungo periodo e riducendo l’usura. Il pedale consente di regolare il range di frequenza in modo molto flessibile, adattandosi sia alla chitarra che al basso. Inoltre, integra una funzione di boost regolabile che permette ai soli di emergere facilmente nel mix, anche in contesti live rumorosi.
La presenza di un controllo fine-tune per le frequenze più alte amplia ulteriormente la gamma di sonorità possibili, rendendolo un wah versatile adatto a chitarristi che cercano qualcosa di diverso dal classico Cry Baby.


Mooer Envelope Analog Auto-Wah
Per chi desidera un effetto wah più automatico e meno dipendente dal movimento del piede, il Mooer Envelope Analog Auto-Wah rappresenta una scelta ideale. Questo pedale compatto, perfetto per chi ha poco spazio in pedalboard, reagisce in base all’intensità del tocco: più forte è l’attacco, più ampio sarà il movimento del filtro.
Grazie ai controlli di Sensitivity, Q, Decay e Tone, offre un’ampia gamma di regolazioni che permettono di scolpire il carattere dell’effetto, dai suoni sottili e funky fino a sweep più pronunciati e aggressivi. È un pedale particolarmente apprezzato dai chitarristi funk e fusion, ma trova applicazione anche nel basso, dove riesce a mantenere un’ottima risposta dinamica.


Electro-Harmonix Micro Q-Tron e Q-Tron Plus
Gli Electro-Harmonix Q-Tron, disponibili nella versione Micro e Plus, sono considerati tra i migliori auto-wah per musicalità e carattere. Rispetto al Mooer, hanno un timbro più “sporco” e organico, che ricorda i classici groove funk degli anni ’70. La versione Micro offre un set di controlli essenziale ma efficace, con possibilità di intervenire su filtro, Q e drive. La versione Plus, invece, espande notevolmente le possibilità creative con la regolazione della risposta dinamica, un boost opzionale e persino un loop effetti integrato che consente combinazioni sonore ancora più particolari.
I Q-Tron sono perfetti per chitarristi e bassisti che vogliono un auto-wah con una forte personalità timbrica e un impatto immediatamente riconoscibile.




Dunlop Cry Baby GCB95 e CB-535Q
Non si può parlare di migliori pedali wah wah senza citare il leggendario Dunlop Cry Baby. Il modello GCB95 è la versione “standard”, erede diretto dei primi wah storici, con il celebre induttore Fasel rosso e il potenziometro Hot Potz che garantiscono una risposta veloce e precisa. Questo pedale ha contribuito a definire il linguaggio del rock e rimane una scelta imprescindibile per migliaia di chitarristi. Chi desidera maggiore flessibilità può optare per il Cry Baby CB-535Q, che consente di selezionare diverse gamme di frequenza e di modellare il suono in modo più dettagliato.
Oltre a questi, la gamma Cry Baby offre numerose versioni signature dedicate a chitarristi come Kirk Hammett, Slash e Dimebag Darrell, ognuna progettata per catturare il timbro distintivo dell’artista. In definitiva, il Cry Baby è molto più che un pedale: è un’icona culturale che continua a influenzare la musica moderna.




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