David Gilmour: “Reunion dei Pink Floyd? Solo con l’AI, mai più con Waters”
Gilmour: “Reunion dei Pink Floyd? Con l’AI, mai con Waters” · Fonte: Wikipedia Creative Commons
David Gilmour ha parlato chiaro: nessuna reunion dei Pink Floyd. Intervistato dal Corriere della Sera, il leggendario chitarrista britannico ha escluso categoricamente la possibilità di tornare sul palco con Roger Waters, affermando senza mezzi termini: “Mai più con Waters”.
Un’apertura resta solo sul fronte digitale: “Pink Floyd? Solo con l’intelligenza artificiale”, ha dichiarato, lasciando intendere che una versione virtuale della band non è del tutto impossibile.
Il film-concerto da Roma al cinema
Mentre i fan discutono delle sue parole, Gilmour continua a portare avanti la sua musica. I concerti tenuti al Circo Massimo di Roma sono infatti diventati un film-concerto, in arrivo nelle sale italiane dal 17 al 24 settembre.
Un’occasione per rivivere l’energia di uno spettacolo che lo stesso chitarrista ha definito unico: “Ogni tour diventa il più bello di sempre”.
La famiglia sul palco e nel processo creativo
Accanto a lui sul palco c’è la figlia Romany, che canta al suo fianco, mentre dietro le quinte un ruolo fondamentale lo gioca la moglie Polly Samson, autrice dei testi dei brani più recenti. Gilmour non nasconde quanto la compagna sia stata decisiva: “Senza di lei non ci sarebbero stati gli ultimi due album”.
Una leggenda che guarda ancora avanti
A 78 anni, Gilmour si riconosce come una leggenda vivente, ma non rinuncia alla voglia di rinnovarsi: “Mi piace pensare che ci sia ancora energia per fare cose nuove”.
Sul futuro, il chitarrista si è lasciato andare a riflessioni intime, pensando ai suoi prossimi 80 anni: “Sono sereno, non ci arrivo da puritano, bevo il mio bicchiere di vino o la mia birra. Un tempo pensavo di essere immortale. E ho capito che non bisognerebbe avere troppi soldi, troppo successo, troppa libertà quando si è troppo giovani. Perché non si sanno apprezzare”.
Reunion dei Pink Floyd – Mito eterno, ma solo nel digitale?
Le dichiarazioni di Gilmour chiudono ogni spiraglio a una reunion dei Pink Floyd, mettendo un punto definitivo a una delle ipotesi più sognate dai fan. Eppure, l’apertura a un progetto basato sull’intelligenza artificiale lascia intravedere scenari nuovi: esperienze virtuali capaci di riportare in vita i Pink Floyd in una forma inedita, proprio come già successo con gli spettacoli olografici di altre icone della musica.
Se da un lato la nostalgia dei fan resta forte, dall’altro il futuro della musica sembra sempre più legato alle tecnologie immersive e all’AI.
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