Multiscala per i più esigenti: Novità Ibanez al NAMM 2024
Fonte: Ibanez
annuncio
Fonte: Remise 3
In analogia con la prima enorme release di chitarre, ecco che arriva un articolo sui nuovi bassi di Ibanez. Particolarmente interessanti: il Gary Willis GWB25TH 25th Anniversary e il Fanned Frets per la buona vecchia serie Soundgear che, con una lunghezza di scala che passa da 34 a 35,5 pollici, dovrebbe essere considerato un multiscala per i più critici.
Difficile da credere, ma vero: il modello Gary Signature è in circolazione da 25 anni! E stiamo festeggiando.
annuncio
A prima vista, ovviamente, salta all’occhio il nuovo colore, che mi piace molto. Con il Silver Wave Burst, hanno finalmente mostrato un po’ di coraggio nel design dei colori e si sono allontanati dalla noiosa finitura Natural o Sunburst classica.
Ibanez Gary Willis GWB25TH · Fonte: Ibanez
Altri dettagli interessanti sono il ritorno del pickup Bartolini (modello GWB, precedentemente passato ad Aguilar) e del controllo di tono Bartolini (EQ a 2 bande NTBT con interruttore push/pull EQ bypass). Il corpo è in frassino, il manico moderno in acero con barre in titanio e tastiera in ebano.
Ibanez SDGB1 Steve Di Giorgio Signature · Fonte: Ibanez
annuncio
Steve Di Giorgio SDGB1
Continuiamo con il basso signature di Steve Di Giorgio. Devo ammettere che non avevo idea di chi fosse in realtà.
Così ho consultato brevemente internet: il bassista statunitense è attivo principalmente nel settore heavy e ha suonato per Sadus, Death, Control Denied, Testament, Obscura e Iced Earth, tra gli altri. Quest’ultimo almeno mi dice qualcosa; solo che non rientra nelle mie conoscenze principali.
Sono quindi ancora più sorpreso che Steve abbia fatto personalizzare un basso fretless per lui. La base è costituita da un modello BTB. Mi piacciono i pickup Nordstrand Big single.
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Multiscala per i più esigenti: Ibanez SRMS720 e SRMS725
Passiamo al mio personale highlight delle nuove uscite Ibanez. Il buon vecchio Soundgear è ora disponibile anche in una speciale versione multiscala. La quattro corde ha un multi-scala molto morbido, da 33,5 a 34,5 pollici, mentre la cinque corde è da 34 a 35,5 pollici. A differenza delle dingwalls, che spesso arrivano a 37 pollici, questa è davvero morbida. La mano sinistra non deve assolutamente abituarsi ai tasti inclinati. Per me sarebbe esattamente la misura giusta per provarla.
Multiscala per i più esigenti: Ibanez SRMS725 con dimensioni comprese tra 34 e 35,5 pollici · Fonte: Ibanez
Fishman Fluence
Il modello SRMS720 ha una spaziatura di 19 mm per le quattro corde, mentre il modello SRMS725 a cinque corde ha una spaziatura di soli 16,5 mm. Per me, personalmente, è troppo stretta.
Tuttavia, entrambi i bassi sono dotati di pickup Fishman Fluence e di un equalizzatore Fishman a 3 bande. Dovreste assolutamente provare questi due strumenti.
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Anche le serie EHB, BTB e SRD hanno ricevuto nuovi colori, pickup e altre piccole modifiche. Se volete provare un basso a sette corde, potete acquistare il BTB7MS-NML* e l’Harley Benton. Ecco un’ampia raccolta di altre novità in arrivo. Ma non è tutto, ci sono ancora più bassi. Pazzesco.
A proposito: nel video seguente si vede un combo Promethean con due casse sullo sfondo. Mi sbaglio o anche questa è una novità?
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da YouTube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
*Questo articolo contiene link promozionali che ci aiutano a finanziare il nostro sito. Non preoccupatevi: il prezzo per voi rimane sempre lo stesso! Grazie per il vostro sostegno.
Sono classe ’96 e mi sono avvicinato alla chitarra rock quasi per gioco intorno ai 15 anni, fino a trasformare questa passione in una vera professione. Da sempre affascinato dal mondo del gear e dell’effettistica, sono costantemente alla ricerca del suono perfetto. Mi sono laureato in chitarra pop rock al Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno e oggi alterno il lavoro in studio alle esibizioni live. Tra le varie collaborazioni la più recente è quella con Marco Zurzolo, con cui ho inciso il disco ‘O fischio ca nun fa paura, portato anche in Rai.
Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da Facebook. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da Instagram. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.
Stai visualizzando un contenuto segnaposto da X. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.