a cura di Francesco Di Mauro | Tempo di lettura approssimativo: 6 minuti
Pickup Noiseless: basta ronzii! Ecco i modelli top

Pickup Noiseless: basta ronzii! Ecco i modelli top  ·  Fonte: Passione Strumenti

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Chiunque abbia suonato una Stratocaster o una Telecaster lo sa: il suono dei single coil è unico, ma il ronzio di fondo può diventare un incubo, soprattutto su palchi pieni di luci LED e cavi. I Pickup Noiseless nascono proprio per risolvere questo problema, offrendo un’alternativa moderna a chi vuole la brillantezza di un single coil senza il fastidioso hum di fondo. In questa guida scopriamo come funzionano, quali modelli scegliere a seconda dello stile e vi suggeriamo qualche dritta per montarli senza sorprese. 

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Perché scegliere un Pickup Noiseless

I single coil tradizionali, fin dagli anni Cinquanta, hanno reso immortali strat e tele. La loro capacità di catturare le sfumature più sottili ha segnato generazioni di registrazioni leggendarie, ma la loro più grande debolezza è insita nel design: una sola bobina, nessuna protezione dalle interferenze esterne.
Chiunque abbia suonato vicino a neon o impianti scadenti sa quanto possa diventare insopportabile.

I Pickup Noiseless sono stati inventati proprio per risolvere questo problema: ispirandosi al principio dei humbucker (due bobine in controfase per eliminare il rumore) ma senza sacrificare quel tocco di brillantezza e aria in più che rende un single coil inconfondibile.
Grazie a soluzioni come stacked coils, dummy coil esterne o sistemi attivi con preamp integrati, oggi puoi avere un segnale pulito anche a volumi importanti.

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Come funzionano davvero i Pickup Noiseless

Per i nerd del dato tecnico, ecco la base: i Pickup Noiseless usano configurazioni a doppia bobina, ma disposte in modo da mantenere il carattere single coil.

Nel design stacked coil, la bobina “dummy”, posizionata sotto quella principale, cattura solo il rumore elettromagnetico e lo annulla. Altri marchi, come Kinman, hanno sviluppato bobine “fuori dal pickup”, inserite nel vano dell’elettronica, così da lasciare intatto l’aspetto e la risposta magnetica del pickup stesso.

Poi ci sono i modelli attivi, come gli EMG SA o i Fishman Fluence: in questi casi, un preamp alimentato da una batteria 9V fa da filtro e boost, garantendo un segnale silenzioso anche ad alti gain.

In ogni caso, la differenza rispetto ai primi Noiseless di 20 anni fa è enorme: se prima erano spesso accusati di suonare “piatti”, i modelli moderni riescono a mantenere attacco e dinamica, con pochissime differenze rispetto ai single coil classici.

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Vantaggi reali e compromessi possibili

Il primo punto a favore? Finalmente niente più ronzii. Che tu sia in studio, in sala prove o su un palco infestato da LED e fari, non avrai più bisogno di noise gate e filtri invasivi, guadagnando più tempo
per concentrarti sul playing ed evitando notevolmente la lotta ai disturbi di fondo.

Dall’altro lato, qualche compromesso può esserci: alcuni modelli stacked possono risultare leggermente meno frizzanti sulle alte frequenze, mentre i sistemi attivi dipendono sempre da una batteria carica. Dimenticarla significherebbe restare muti.
Ma oggi, per la maggior parte dei chitarristi, il guadagno in qualità e silenziosità vale ampiamente quel minimo di differenza timbrica.

I migliori Pickup Noiseless sul mercato

Quando si parla di scegliere un Pickup Noiseless, la varietà è ampia: Fender, DiMarzio, Seymour Duncan, EMG e Fishman offrono soluzioni per ogni stile e budget.
Ecco i modelli più apprezzati:

  • Fender Vintage Noiseless: montati di serie su molte American Deluxe, ideali per Strat e Tele dallo spirito blues.
  • DiMarzio Area 61: famosi per la dinamica fedele al single coil vintage, ma con una silenziosità impressionante.
  • Seymour Duncan Hot Stack: pensati per chi cerca un suono più pieno, perfetti per Classic Rock e Hard Rock.
  • EMG SA: storici nel mondo attivo, incredibilmente silenziosi, ideali anche per metal o prog.
  • Fishman Fluence Single Width: tecnologia innovativa, voicings selezionabili, sound moderno e zero rumore.
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DiMarzio DP 416 Area 61 WH
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Installazione: tutto quello che devi sapere

Prima di ordinare un nuovo set di Pickup Noiseless, è importante valutare con attenzione alcuni dettagli pratici spesso sottovalutati, ma fondamentali per evitare brutte sorprese. Molti modelli con design stacked coil, ad esempio, sono leggermente più alti rispetto ai single coil tradizionali: se possiedi una chitarra vintage o con scassi poco profondi, conviene controllare bene la profondità del vano pickup per assicurarsi che ci sia spazio a sufficienza.

Nel caso di sistemi attivi, come EMG o Fishman, bisogna considerare non solo lo spazio per alloggiare una batteria (solitamente da 9V), ma anche la compatibilità dei potenziometri, dal momento che alcuni produttori richiedono valori diversi dai classici 250k; gli EMG, per esempio, funzionano al meglio con potenziometri da 25k, dettaglio che può fare una grande differenza sulla risposta del segnale.

Anche se i Pickup Noiseless nascono per eliminare i rumori indesiderati, non bisogna dimenticare che un cablaggio realizzato male o una schermatura trascurata possono vanificare del tutto i benefici di un design silenzioso: curare la massa, la schermatura interna e la qualità dei cavi resta fondamentale per ottenere un risultato davvero pulito.

Infine, fai attenzione quando decidi di combinare pickup attivi e passivi nello stesso circuito, perché differenze di livello e impedenza possono creare squilibri fastidiosi o richiedere circuiti aggiuntivi; per questo motivo, pianificare in anticipo un wiring coerente è sempre la scelta più saggia, soprattutto se vuoi sfruttare al massimo le potenzialità del tuo nuovo set Noiseless.

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Trucchi per un suono pulito (e restare a zero ronzii)

Ecco alcuni consigli semplici ma essenziali:

  • Usa cavi di qualità, con schermatura robusta.
  • Controlla la massa di tutto il circuito: una massa flottante può introdurre rumore.
  • Scherma il vano elettronico con vernice conduttiva o rame/alluminio adesivo.
  • Se monti attivi, fai un check della batteria prima di ogni live.
  • Evita alimentatori economici: investire in un alimentatore isolato risolve metà dei problemi di loop di massa.

Vale la pena montare Pickup Noiseless?

Assolutamente sì, soprattutto se registri spesso o suoni in ambienti con molte interferenze.
Molti professionisti li scelgono per live e session in cui la pulizia del segnale è fondamentale: meno post produzione, meno equalizzazioni aggressive, più tempo per concentrarsi sul playing.
Chi cerca un suono volutamente “sporco” e ama il fascino del fruscio vintage può rimanere fedele ai single coil classici, ma chi preferisce la praticità moderna trova nei Noiseless una soluzione definitiva.

Conclusioni

I Pickup Noiseless rappresentano oggi la soluzione definitiva a un problema che ha tormentato intere generazioni di chitarristi: il ronzio di fondo tipico dei single coil tradizionali, capace di rovinare anche il suono più brillante. Grazie a progetti costruttivi sempre più sofisticati e a una tecnologia in continua evoluzione, puoi finalmente goderti tutta la brillantezza, l’attacco e la dinamica di un single coil senza dover accettare compromessi sul fronte delle interferenze.


Che tu sia bluesman, rocker o metalhead, non c’è più motivo di convivere con ronzii fastidiosi.
Basta scegliere il modello più adatto al proprio stile, montarlo con attenzione, curare ogni dettaglio del cablaggio e investire in cavi di qualità per completare il lavoro. Solo così potrai riscoprire tutto il potenziale del tuo suono single coil, finalmente libero da disturbi, pronto a brillare in ogni contesto… e, soprattutto, in totale silenzio.

E tu? Hai già provato i Noiseless? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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