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Il nuovo Hughes & Kettner Tube Rotosphere Plugin porta sul computer il suono leggendario di questo pedale storico. Lo sviluppo non è stato immediato: trattandosi di un classico della stessa Hughes & Kettner, l’emulazione doveva essere semplicemente perfetta. Vediamo se ci sono riusciti.
Hughes & Kettner Tube Rotosphere Plugin – Dalla pedaliera al plugin
Introdotto nel 1997, il Tube Rotosphere originale era un pedale a valvole capace di ricreare fedelmente il suono dei diffusori rotanti Leslie. Non a caso è diventato un punto fermo sulle pedalboard di chitarristi e tastieristi in tutto il mondo. Oggi il pedale fisico non è più in produzione e circola solo sul mercato dell’usato, spesso a prezzi molto elevati. Ecco perché Hughes & Kettner ha deciso di riportarlo in vita come plugin moderno.
Una replica digitale fedele all’originale
Secondo il produttore, il plugin ricrea in maniera autentica il timbro rotativo arricchito dalla tipica colorazione valvolare. Tutti i controlli dell’unità originale sono stati mantenuti:
- regolazioni indipendenti per la velocità dei rotori LF e HF
- funzioni sincronizzabili al tempo della DAW
- la celebre funzione Breaker, che arresta il movimento del rotore e permette di controllarne l’avvio e l’arresto
Inoltre, il plugin include la distorsione armonica valvolare derivata dal sofisticato circuito ad alta tensione del pedale. Presenti anche due modalità dedicate, una per chitarra e una per tastiera, e il supporto stereo per un suono ampio e spaziale.
Interfaccia chiara e intuitiva
L’interfaccia del plugin riprende il look dell’originale ed è progettata per un utilizzo immediato, con visualizzazioni in tempo reale. Chi ha già utilizzato il pedale si sentirà a casa; un manuale, probabilmente, non servirà neanche.
Prezzo e disponibilità
Il nuovo Hughes & Kettner Tube Rotosphere Plugin, sviluppato in collaborazione con Nembrini Audio, è disponibile come download a soli 29 € su Thomann*.
Ulteriori Informazioni:
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Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
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