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Strymon Fairfax è un preamp/distortion 100% analogico, concepito come un mini-amplificatore in formato pedale. L’ispirazione arriva da un dispositivo poco conosciuto degli anni ’60.
Strymon Fairfax
Il Fairfax offre un suono e una risposta estremamente simili a quelli di un amplificatore valvolare, ma questa volta Strymon rinuncia al DSP a favore di un circuito totalmente analogico.
Il progetto riproduce il comportamento critico del trasformatore d’uscita di un ampli a valvole. Non è quindi un comune pedale overdrive.
Suoni da pedale analogico
Gli specialisti del marchio hanno ricreato tutti gli elementi fondamentali di un circuito Champ-style custom nel dominio analogico, miniaturizzando l’intera struttura al punto da poterla inserire in un pedale.
Niente valvole fisiche né trasformatore d’uscita tradizionale: il risultato è un preamp “valvolare” in formato compatto abbinato a una power amp in Classe A, con una sezione dedicata all’emulazione della saturazione del trasformatore.
A completare il tutto c’è un circuito sag variabile che riproduce il tipico comportamento di un ampli valvolare sotto stress:
• Sag basso → suono morbido e leggermente compresso
• Sag alto → saturazione più aggressiva, i JFET entrano in un carattere fuzz-like
Nel video demo si percepisce chiaramente questa evoluzione timbrica.
High Voltage
Per garantire un vero feel da amplificatore, il Fairfax necessita di una tensione operativa elevata: un alimentatore interno trasforma i 9 VDC in 40 V, assicurando headroom abbondante e una risposta dinamica credibile.
L’interfaccia è semplice e immediata: tre potenziometri Level, SAG, Drive e uno switch Bright, ideale per adattare l’articolazione delle alte frequenze.
Prezzo e disponibilità
Lo Strymon Fairfax sarà presto disponibile su Thomann a €230.
Ulteriori Informazioni:
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Faccio parte del team editoriale di Passione Strumenti, dove scrivo articoli e realizzo contenuti per chitarristi e non solo.
La mia prima chitarra è stata una Yamaha Pacifica 012, mentre il mio primo concerto da spettatore è stato nel 2010: Ligabue, tour Arrivederci Mostro (all’epoca nemmeno suonavo!). Se potessi tornare indietro nel tempo, correrei subito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan. Ho due Fender Stratocaster, una Gibson Les Paul a cui sono particolarmente legato e una Telecaster Franchin: ma si sa, la G.A.S. non dorme mai!
Le mie influenze musicali principali? Bon Jovi, Ritchie Sambora, Guns N’ Roses, Alter Bridge, Slash, Mark Tremonti, Toto, Steve Lukather, Stevie Ray Vaughan, John Mayer e tanti altri.
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