KORG MPS-10 si aggiorna alla versione V2!
A quasi un anno dal suo debutto, il KORG MPS-10 riceve un importante aggiornamento del firmware con numerose novità.
[26 settembre 2024] Disponibile da oggi, il nuovo aggiornamento V2 offre a KORG MPS-10 alcune nuove caratteristiche e funzionalità, oltre a kit di preset rinnovati e altro ancora. Diamo un’occhiata alle novità.
Interfaccia migliorata e molto altro ancora
La prima cosa che gli utenti noteranno è la nuova schermata di panoramica dei pad, che utilizza il display a colori di grandi dimensioni dell’MPS-10 per mostrare esattamente quali suoni sono presenti. Sono state introdotte anche nuove funzionalità per i pad CC che consentono di utilizzare effetti CC come Mod Delay, Chorus e Tape Delay.
È ora disponibile il supporto per i file WAV a 16 e 24 bit a 44,1 e 48 kHz. La sensibilità al tocco dei pad è stata migliorata per ottenere maggiori sfumature durante l’esecuzione e i loop registrati possono ora essere convertiti direttamente in nuovi strumenti.
È presente una nuova funzione di anteprima per l’ascolto dei suoni ed è ora possibile collegare controller MIDI esterni tramite la porta USB-A dell’MPS-10 sul retro. Sono stati inoltre apportati miglioramenti all’editor basato sul web, che consente di modificare e configurare l’unità in modo ancora più dettagliato.
L’aggiornamento V2 per l’MPS-10 è disponibile gratuitamente e può essere scaricato direttamente da KORG.
KORG MPS-10
[21 novembre 2023] KORG entra nel mondo dei drum/percussion pad con l’MPS-10. Può competere con unità già affermate?
Il mondo delle unità multi-pad per batteria e percussioni è stato dominato per molti anni da Roland e Alesis. Fino ad ora, gli sforzi di KORG nel mondo delle batterie elettroniche sono stati più stravaganti con oggetti come il WaveDrum. È quindi interessante vedere l’ingresso in questo mercato con l’MPS-10. Questo tipo di unità ha una moltitudine di utilizzi. I batteristi possono collegare l’MPS-10 ai loro kit acustici per ottenere una certa varietà di suono e opzioni creative. I percussionisti possono fare lo stesso. Molti li usano come ingressi per trigger MIDI e altri semplicemente come pad per batteria/percussioni indipendente.
L’hardware
Come suggerisce il nome, l’MPS-10 è dotato di dieci pad sensibili alla velocity. Sei sono di forma quadrata e occupano l’area di riproduzione principale. Sul bordo superiore sono presenti quattro pad più piccoli che KORG chiama CC Pad e che consentono, a loro dire, di controllare altri parametri come il cutoff del filtro. In questo modo l’utente può manipolare i suoni senza lasciare le bacchette. Al centro dell’MPS-10 c’è l’interfaccia utente. Appena l’ho vista ho avuto visioni da incubo di batteristi troppo ferventi che sbattevano contro la console centrale causando danni irreparabili a metà concerto. Sembra strano che questi controlli siano circondati da pad.
La parte posteriore dell’MPS-10 presenta una serie di opzioni di I/O che comprendono uscite audio stereo, cuffie, un paio di uscite secondarie, ingressi Line e Mic per il campionamento, due ingressi trigger dual-zone, un paio di prese per pedali e una per un pedale di espressione. È presente un’unica porta MIDI Out a 5 pin, una porta USB to-host e una presa USB per un drive USB contenente i vostri campioni. L’omissione di una normale porta MIDI In è strana. Si presume che si possa accedere a MIDI In e Out tramite la porta USB. Sebbene si tratti di un dispositivo per le prestazioni, mi piacerebbe comunque poter attivare i suoni via MIDI.
Tutto questo è racchiuso in un robusto case con un display LCD retroilluminato, ideale per l’uso dal vivo. Ciascuno dei pad è dotato di una barra LED codificata a colori.
Le caratteristiche del KORG MPS-10
L’MPS-10 è dotato di una serie di specifiche piuttosto impressionanti. 3.000 campioni, 2.358 strumenti e 200 kit, di cui 100 kit utente, possono essere distribuiti su 48 note di polifonia. È possibile scegliere tra 77 effetti diversi, che possono essere assegnati a 1 riverbero master, 1 filtro, 1 effetto principale e 2 inserti per kit. Gli utenti possono campionare direttamente nell’MPS-10. Possono anche importare da un’unità USB o da un computer tramite USB. La memoria interna è di 32 GB per memorizzare tutto questo.
Gli utenti possono importare file in formato WAV e AIFF a 44,1 o 48 kHz, 16 bit con una lunghezza massima di 60 minuti.
L’MPS-10 è dotato di un looper a 4 tracce con sezione effetti, sincronizzazione delle tracce e funzione di esportazione di singole tracce. Altre caratteristiche utili sono la funzione set list, che consente di organizzare i kit in ordine. La funzione Smooth Sound Transition (SST) consente alle patch di risuonare quando si passa a un nuovo kit. Questa funzione evita imbarazzanti tagli di note ed è molto apprezzata. KORG offre anche un utile editor software.
Conclusioni
È bello vedere un’altra opzione nel mercato dei multi-pad. Il prezzo di vendita sarà probabilmente inferiore all’MSRP di 1.099 euro e lo porterà allo stesso livello del Roland SPD-SX. Dal punto di vista delle caratteristiche, sono entrambi molto simili. Gli acquirenti dovranno quindi scegliere quale dei due prodotti si adatta meglio alle loro esigenze. Entrambi, però, sono un po’ più costose di quanto offerto da Alesis, Clavia e Yamaha.
L’MPS-10 rappresenta una seria sfida all’establishment a un prezzo ragionevole. (Sono però ancora un po’ preoccupato per quella console centrale!)
Il KORG MPS-10 è già disponibile per il pre-ordine e la spedizione è prevista per gennaio 2024. Il prezzo di vendita è di 1.099 euro. KORG può anche fornire l’MP-1, una piastra di supporto in alluminio pressofuso che consente il montaggio su un drum rack o su altri supporti adatti. Il prezzo di listino è di 33 euro.
Ulteriori informazioni:
- Sito web di KORG
- Altro da KORG
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