IK Multimedia UNO Synth Pro X – È questo “quello giusto”? – Recensione
3,5 / 5,0 | 
UNO Synth Pro X Parte Superiore · Fonte: IK Multimedia
UNO Synth Pro X Retro · Fonte: IK Multimedia
Famiglia UNO Synth · Fonte: IK Multimedia
IK Multimedia porta il suo UNO Synth a un nuovo livello di controllo e prestazioni con l’UNO Synth Pro X. Si tratta di un prodotto diverso o potrebbe essere… ” Quello giusto”?
Quando il produttore italiano di apparecchiature musicali IK Multimedia ha annunciato la prima versione dell’UNO Synth nel 2018, si sono avvertiti una serie di fischi e un po’ di titubanza. Conosciuta principalmente per la produzione di una gamma di dispositivi audio iOS e di alcuni discreti strumenti software, molti non erano convinti della possibilità di fare il salto verso i sintetizzatori hardware. Ma il team di IK aveva altre idee. Si sono avvalsi dei servizi di soundmachines, un’azienda italiana di progettazione di sintetizzatori, per la produzione dei componenti interni. L’UNO iniziò, così, ad avere un seguito. Ricordo di aver lavorato allo stand di IK Multimedia al Synthfest U.K. quando fu presentato per la prima volta. La gente arrivava, si sedeva, ci giocava per venti minuti con un gran sorriso stampato in faccia e subito attraversava il corridoio per comprarne uno!
UNO Synth
UNO Synth
Il sintetizzatore UNO utilizzava un’interfaccia minimalista. Utilizzava un sistema matrix-style con “pulsanti” di selezione sulla sinistra e manopole rotanti sulla parte superiore. A volte i selettori avevano una doppia funzione, accessibile con una pressione prolungata. Sembra complicato, ma funzionava piuttosto bene. Con gli oscillatori a forma d’onda e un filtro abbastanza decente, era possibile ottenere dei suoni decenti. Ma aveva i suoi svantaggi. In primo luogo, non tutti erano soddisfatti della superficie touch capacitiva. In secondo luogo, il sequencer integrato era molto limitato, con soli 16 step. In terzo luogo, se alimentato tramite USB, era più che incline al rumore del loop di massa. Questo problema poteva essere filtrato utilizzando un isolatore di loop di massa, ma non era certo una soluzione ideale.
Uno, Due…
Detto questo, aveva un buon rapporto qualità-prezzo. Dopo un periodo di inattività con l’UNO Drum nello stesso formato, l’UNO Synth ha ricevuto un aggiornamento Pro nel 2021. Sembrava che avessero ascoltato molti feedback. Tuttavia, non hanno, però, affrontato tutti i problemi. Tra le modifiche principali, una versione con tastiera, un oscillatore aggiuntivo con possibilità di parafonia e un nuovo filtro a doppia modalità. La versione desktop ha mantenuto la tastiera touch-sensitive, ma ha fornito molti più pulsanti per l’accesso diretto alle impostazioni. Il sistema matrix è rimasto, ampliato rispetto al passato.
Ancora una volta, soundmachines si è occupata degli aspetti interni e l’UNO Synth Pro ha suonato davvero molto bene. La presenza di un tastierino Fatar ha fatto lievitare un po’ il costo e la versione desktop si affidava ancora all’alimentazione USB e quindi il rumore del loop di massa poteva essere un problema. A loro merito, hanno aggiunto due porte micro USB, una per i dati e una per l’alimentazione, per cui con il giusto adattatore di alimentazione USB (non fornito) si poteva risolvere il problema del rumore.
UNO Synth Pro X
Il Fattore X
Ora, due anni dopo, abbiamo l’UNO Synth Pro X. E se posso osare, forse hanno finalmente azzeccato questo sintetizzatore. L’UNO Synth Pro X è disponibile solo come unità desktop. Mi è stato detto che non è prevista una versione con tastiera. Tuttavia, l’unità desktop non ha nemmeno una tastiera touch-sensitive, bensì una serie di tasti di un’ottava progettati per inserire le note, non necessariamente per l’esecuzione. È sparito anche il sistema di controllo dei parametri Matrix. Al suo posto ci sono 23 rotori e 66 pulsanti. È un aspetto molto gradito, perché ora tutto è molto più immediato. Rimane il piccolo display OLED con una doppia funzionalità su molti controlli, ma è molto facile accedervi.
Sul retro troviamo, come in precedenza, ingresso e uscita MIDI a dimensione standard, uscite TRS stereo da 6,4 mm, ingresso audio e prese per cuffie, 2 coppie di CV/Gate, USB e alimentazione. L’USB è ora di tipo USB-C e la presa di alimentazione è per un alimentatore dedicato di tipo brick.
UNO Synth Pro X Retro
Uno, Due, Tre!
Come l’UNO Synth Pro originale, l’USPX dispone di tre oscillatori wave shaping con ring e modulazione FM. Mantiene il design a doppio filtro con un filtro multimodale basato su OTA con inversione di fase e un filtro passa-basso basato su SSI con pendenze a 2 e 4 poli. Tali filtri possono essere instradati in serie o in parallelo. Sono presenti tre inviluppi, uno per ciascun filtro e amplificatore, più un terzo inviluppo senza routing che può essere utilizzato all’interno della matrice mod. A proposito della matrice mod, è a 16 slot. I due LFO possono essere sincronizzati e hanno opzioni di fade-in e retrigger. Tre slot per gli effetti consentono di inserire una discreta combinazione di modulazioni, ritardi e riverberi.
Potreste quindi pensare: dove sono le vere differenze? Beh, a parte l’interfaccia utente molto più accessibile, l’esperienza di programmazione è molto più gratificante e piacevole. C’è una nuova modalità “Bassline”, progettata per imitare il comportamento di un 303, non il suo suono. Ad esempio, il limite superiore di frequenza del filtro di cutoff è stato spostato da 20kHz a 5kHz. Imita anche l’inviluppo del filtro con un limite minimo più alto. Inoltre, introduce due funzioni aggiuntive: l’accento e il decadimento dell’accento.
Come ho detto, non imita il suono, ma offre un’esperienza di programmazione più simile a quella del TB-303.
Editor e Librerie
Come tutti i precedenti sintetizzatori UNO, l’USPX è dotato di un’applicazione librarian/editor per Mac e PC che funziona sia come standalone che come plug-in. Questa è sempre stata un’ottima caratteristica di questi sintetizzatori e sono lieto di vedere che la tradizione continua. Le patch di UNO Synth Pro NON sono compatibili con UNO Synth Pro X. Le estensioni dei file sono diverse e posso solo supporre che le poche differenze tra i due synth siano abbastanza significative da rendere le patch diverse.
Ancora una volta, l’inclusione di un editor/libreria che funziona come un plug-in è incredibilmente utile. A differenza delle versioni precedenti, in cui l’editor esponeva molte più capacità del synth, l’editor di Pro X non deve più fare tanto. È davvero un sintetizzatore altamente utilizzabile a sé stante.
UNO Synth Pro X Editor
Utilizzo
Sulla carta, e forse anche da questa recensione, vi starete chiedendo in cosa differisca dal precedente UNO Synth Pro. La risposta è: non molto, se non si considera l’interfaccia utente completamente nuova. C’è un inviluppo ADSR in più, la modalità Bassline, la graditissima porta USB-C e l’alimentatore dedicato, alcune piccole modifiche agli effetti: questo sembra essere tutto. Quindi, perché acquistare questo modello rispetto al modello non “X” Pro?
Per me, l’UNO Synth Pro X rappresenta un’evoluzione fisica dei suoi predecessori. Ogni iterazione ha aggiunto qualcosa alla linea di prodotti. Il salto al Pro originale è stato notevole e le sue capacità rispetto al fratello minore giustificano certamente l’etichetta “Pro”. Con l’inclusione di un modello di tastiera, IK Multimedia si è avvicinata ai più grandi player del mercato. Si è guadagnata molti fan, tra cui alcuni di alto profilo. Tuttavia, all’interfaccia utente mancava ancora qualcosa.
More is Less
Per tutta la sua potenza sonora, l’UNO Synth Pro originale era un po’ complicato da usare. Ed è proprio qui che credo che il Pro X abbia visto la definitiva maturazione di questo concetto. La vera gioia della sintesi analogica è la possibilità di intervenire, afferrare le cose e creare immediatamente un’alterazione del suono. Se per arrivare a quel parametro si devono seguire alcuni passaggi, immergendosi in un editor o in un menu di tipo matrix, si perde immediatamente il divertimento. È stato molto utile mettere i controlli più comuni davanti e al centro.
UNO Synth Pro X & iRig Keys
Gli inviluppi sono molto scattanti e presentano le stesse impostazioni di loop e retrigger della versione precedente. Il terzo inviluppo extra può essere assegnato a qualsiasi cosa si voglia dalla matrix mod. E il filtro basato su SSI è un vero spasso! L’USPX passa da un suono caldo e denso a quello di una banshee lamentosa. Tutto ciò si ottiene molto più rapidamente grazie all’immediatezza della nuova interfaccia utente. E l’interfaccia utente si distingue molto meglio al buio, grazie all’inclusione di una retroilluminazione a luminosità variabile. Perfetto per l’uso in studio e dal vivo.
Effetti e Altre Funzioni
Per quanto riguarda gli effetti, non c’è un’ampia scelta, proprio come il suo predecessore. È presente una selezione di effetti di modulazione, decadimento e riverbero, tutti molto validi. Il riverbero a molla e il riverbero reverse del modello precedente sono stati sostituiti da un trendy shimmer. Al posto del phaser e del flanger è stato aggiunto un effetto in stile Uni-Vibe. Un’altra caratteristica molto interessante è il VCA Amount. Questa può essere impostata in percentuale: il 100% permette al VCA di essere completamente modulato dall’inviluppo. Lo 0% permette al VCA di rimanere completamente aperto. Questo è particolarmente utile per la creazione di droni.
Altre piccole modifiche o miglioramenti riguardano la possibilità di richiamare solo una patch o solo una sequenza. Queste due cose erano inesorabilmente connesse nell’UNO Synth Pro. I preset di fabbrica possono ora essere richiamati dal synth stesso. Molto comodo!
Conclusioni
UNO Synth Pro X offre finalmente una vera esperienza diretta. Non c’è un editor matrix da navigare, né un menu da scorrere quando l’unica cosa che si vuole fare è alzare la risonanza del filtro basato su SSI. Fin dall’inizio, mi sono divertito molto di più con il Pro X che con il Pro originale. Ogni controllo è molto evidente e intuitivo e per la prima settimana ho letto a malapena il manuale. La consultazione minima del manuale è un punto di riferimento importante per me. Se posso immergermi e iniziare a divertirmi senza controllare costantemente il manuale, sono contento.
Sono convinto che con il Pro X, IK Multimedia abbia finalmente azzeccato il sintetizzatore UNO. Questo non vuol dire, però, che le precedenti versioni fossero in qualche modo scadenti. È stato un viaggio piacevole e ho sempre apprezzato ogni passo. Ora il Pro X sembra un vero e proprio sintetizzatore. Ho notato a malapena la mancanza della tastiera.
La mancanza di questa tastiera costringe a utilizzare di più il sequencer. È semplice e immediato da usare e le 48 linee di automazione dei parametri per ogni step permettono di modellare i suoni in modo incredibile. È dotato anche di un randomizzatore di sequenze che seleziona e posiziona le note nella sequenza in modo casuale in base alla tonalità in cui si trova il sequencer.
È quello giusto?
L’UNO Synth Pro X è un vero divertimento da subito. Se siete già possessori di un UNO Synth Pro, potreste avere difficoltà a giustificare la spesa, ma vi assicuro che se la farete, non ve ne pentirete. IK Multimedia ha impiegato un po’ di tempo per perfezionare il suo primo sintetizzatore in modo da raggiungere un equilibrio tra un suono potente e malleabile e una gestione intuitiva e facile da capire. Ma ci sono riusciti. L’UNO Synth Pro X merita di essere riconosciuto come un grande sintetizzatore analogico.
Ulteriori informazioni:
IK Multimedia UNO Synth Pro X è disponibile al prezzo di 598,00 euro. L’editor/libreria di UNO Synth Pro X è gratuito per tutti gli utenti registrati possessori di UNO Synth Pro X.
- Sito web IK Multimedia
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