Verniciatura della chitarra: nitro o poly, più di una semplice finitura?
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Nitro o poly: non è solo una questione estetica? · Fonte: Ana Rocio Garcia Franco / Alamy Stock Foto
La scelta della verniciatura della chitarra non è solo una questione estetica. Può infatti influenzare il feeling e il suono della chitarra. In questo articolo vorremmo cogliere l’occasione di questa discussione perenne tra i chitarristi per approfondire l’argomento nitro o poly. Del resto, non è tutto oro quello che luccica…
Preferenze personali e fascino “vintage”
Le nostre emozioni e preferenze sono spesso la chiave nella scelta dello strumento perfetto. Il sentimento nostalgico che evoca un vecchio disco in vinile può essere risvegliato in noi anche dal fascino vintage della nitro.
Mentre la nitro si distingue per il suo invecchiamento delicato e il particolare feeling nel playing, la poly si distingue per la sua ineguagliabile resistenza all’invecchiamento. Vedremo in seguito l’aspetto del feeling; ora approfondiamo le caratteristiche delle vernici poly e nitro.
Nitro o poly: prospettive storiche e tecniche
Agli albori della produzione di chitarre elettriche, la nitrocellulosa, meglio conosciuta come nitro, era la vernice dominante. Era apprezzata per i suoi tempi di asciugatura rapidi e per la capacità di formare uno strato molto sottile ma protettivo. Utilizzata originariamente nell’industria automobilistica, la vernice alla nitro ha trovato rapidamente spazio nella costruzione di strumenti, dove ha sostituito metodi di conservazione tradizionali come la gommalacca e simili. Oggi, soprattutto le chitarre dei “vecchi” produttori sono ancora offerte con vernice alla nitro, e Gibson in particolare si affida alla vernice alla nitro per la stragrande maggioranza dei suoi strumenti.
Negli anni ’70, tuttavia, si è verificato un cambiamento. Con l’avvento della produzione di massa e la necessità di produrre chitarre in modo più rapido ed economico, si diffuse il poliuretano, o poly in breve. Offriva una superficie più dura e resistente ed era meno incline a crepe e scheggiature. Inoltre, le norme di sicurezza meno severe nel maneggiare il poliuretano rispetto alla nitro hanno certamente contribuito a mantenere bassi i costi di produzione. Per questo motivo, soprattutto nelle serie più economiche di produttori storici come Fender, si possono trovare molti strumenti che utilizzano la vernice poliuretanica.
Dettagli tecnici: la produzione di nitro e poly
La nitro viene prodotta sciogliendo la cellulosa in composti organici volatili. Si asciuga per evaporazione di questi solventi, ottenendo uno strato duro ma sottile. La vernice alla nitro è in grado di dissolversi nel processo: i difetti di verniciatura possono essere facilmente ritoccati, poiché ogni nuovo strato dissolve facilmente lo strato di nitro sottostante.
Il poliuretano, invece, è un polimero formato da una reazione chimica tra alcoli con due o più gruppi ossidrilici reattivi per molecola e isocianati. Forma uno strato più denso e robusto che protegge meglio dalle influenze ambientali. Avete dormito durante le lezioni di chimica? Non importa: tra poco arriveremo ad argomenti più concreti (e controversi). Parola chiave “feeling“.
Ma in che modo queste vernici influenzano il suono e il feeling di una chitarra? Nella prossima sezione affronteremo proprio questa domanda. Ora la questione si fa più appassionante, nell’ottica di un conflitto sempre più acceso.
Risonanza e ruolo della vernice della chitarra
Classica finitura nitro: Gibson Les Paul
La risonanza è un elemento chiave del suono della chitarra. Quando le corde di una chitarra vibrano, trasferiscono queste vibrazioni al legno dello strumento. Il legno vibra e produce il suono che sentiamo. Una vernice che ricopre il legno può influenzare queste vibrazioni e quindi la risonanza.
La nitrocellulosa, con la sua consistenza più sottile e traspirante, permette al legno di vibrare maggiormente. Questo può portare a un suono più aperto e risonante, spesso descritto come “caldo” o “vintage”. Poiché la nitrocellulosa invecchia e si assottiglia nel tempo, questo suono aperto può continuare a svilupparsi e intensificarsi nel corso degli anni.
Il poliuretano, invece, forma uno strato di vernice per chitarra più denso e solido sul legno. In questo modo è possibile smorzare maggiormente le vibrazioni del legno, ottenendo un suono più preciso e leggermente meno risonante. Poiché il poliuretano è meno sensibile all’invecchiamento, questo carattere sonoro rimane più costante nel corso degli anni.
È importante sottolineare che né la nitro né la poliuretanica devono essere considerate “migliori” o “peggiori”. Entrambe le finiture hanno caratteristiche uniche che possono offrire vantaggi a seconda delle preferenze del chitarrista e del carattere tonale desiderato. Mentre uno apprezza l’invecchiamento dello strumento con l’uso, l’altro vuole godere della bellezza della finitura della sua PRS 10-Top per il maggior numero di anni possibile.
Aptica: il feeling della nitro al tocco
Oltre al suono, anche il feeling gioca un ruolo decisivo nella scelta della giusta verniciatura per chitarra. Dopo tutto, il feeling di uno strumento è una parte essenziale dell’esperienza musicale.
La nitrocellulosa ha una superficie più morbida e liscia che spesso viene percepita come più “naturale”. Tende a consumarsi con il tempo, soprattutto nei punti in cui l’esecutore tocca frequentemente la chitarra. Questo può portare a una piacevole sensazione di usura, descritta da molti come “suonata“.
Il poliuretano, invece, offre una superficie più dura e lucida. La vernice per chitarra è più resistente ai graffi e all’usura, il che la rende particolarmente durevole. Alcuni chitarristi apprezzano questa durata incondizionata, mentre altri trovano che la vernice poliuretanica dia una sensazione di “artificiosità” o “plasticosità“.
In definitiva, la preferenza per un particolare tipo di vernice dipende dalle preferenze individuali del chitarrista. Mentre alcuni amano la sensazione vintage della nitro, altri apprezzano la robustezza e la consistenza della poly. E poiché come musicisti siamo tutti polemici, la grande controversia si ripropone da decenni.
La controversia: nitro o poli
Moderna e resistente: finitura in poliuretano
Nel nostro mondo incentrato sulla chitarra, ci sono pochi argomenti così dibattuti come la scelta della vernice giusta, migliore e di qualità. Mentre alcuni chitarristi giurano sull’autenticità e sul fascino vintage della nitro, altri difendono la durata e la praticità della vernice poliuretanica per chitarra.
Uno dei principali argomenti dei sostenitori della nitro è il suono. Questi sostengono che la nitro, grazie alla sua natura più sottile e traspirante, permette al legno di vibrare più liberamente, ottenendo un suono più caldo e aperto.
A rischio di uscire allo scoperto, ritengo che questa sia un’argomentazione pretestuosa volta a presentare aspetti difficilmente descrivibili come fatti. Ai miei occhi (e alle mie orecchie) è più importante il feeling. Molti amano il feeling naturale e morbido della nitro e il caratteristico invecchiamento che conferisce allo strumento una patina unica nel tempo e può quindi raccontare una storia anche attraverso la vernice della chitarra.
Sul fronte opposto al dibattito nitro o poly, ci sono i sostenitori delle vernici poliuretaniche. Questi ultimi sottolineano la longevità e la durata di questa vernice. Il poliuretano è meno soggetto a graffi, ammaccature e crepe, il che lo rende ideale per i musicisti in tournée o per chi vuole mantenere la propria chitarra in perfette condizioni. Inoltre, sostengono che le moderne tecniche di produzione hanno ridotto al minimo la differenza di suono tra nitro e poli.
E così i forum si riempiono di argomenti più o meno validi a favore o contro questa o altre vernici per chitarra. Per la gioia dei produttori, ovviamente. Perché ancora oggi nessuno ha ancora deciso. Sebbene oggi la maggior parte degli strumenti sia verniciata in poly, anche la lacca nitro ha una sua quota di mercato.
Strumenti e produttori tra nitro e poly
La scelta tra vernice nitro e poliuretano ha influenzato non solo i chitarristi, ma anche i rinomati produttori di chitarre. Alcuni dei marchi più noti dell’industria musicale stanno seguendo la loro strada quando si tratta di verniciare i loro strumenti. Ecco la panoramica del mercato:
Nitrocellulosa (nitro):
- Fender: soprattutto nei modelli Vintage e Custom Shop, Fender utilizza la vernice nitro. La serie American Vintage o le Stratocaster Reissue del ’57 e del ’62 sono esempi di chitarre verniciate alla nitro.
- Gibson: Gibson è nota per l’uso della vernice nitro su molti dei suoi modelli, in particolare sulle Les Paul e sulle SG. La verniciatura alla nitro conferisce a queste chitarre la loro caratteristica lucentezza e l’atmosfera vintage, anche sui nuovi modelli: Gibson 70s Flying V e Explorer Antique Natural con vibrazioni anni Settanta.
- Martin: Martin, nota per le sue chitarre acustiche, utilizza la nitro per molti dei suoi modelli di fascia alta.
Poliuretano (poly):
- Ibanez: molte delle chitarre elettriche moderne di Ibanez, note per la loro buona suonabilità e durata, sono rifinite con poliuretano.
- Fender, parte II: mentre Fender utilizza vernici nitro per alcuni dei suoi modelli vintage, molti strumenti per i musicisti moderni, come la serie American Professional II, sono rifiniti con vernici poliuretaniche.
- PRS (Paul Reed Smith): conosciuta per le sue finiture impeccabili, PRS utilizza il poliuretano per proteggere le sue chitarre dagli agenti atmosferici e donare loro una brillantezza duratura.
È interessante vedere come i diversi costruttori scelgano vernici diverse. Tuttavia, più importante del suono sembra sempre essere l’estetica o l’uso pratico dello strumento. Curioso…
Conclusioni: la magia della nitro
Invecchiamento di qualità per rivestimenti sottili alla nitrocellulosa
Non sarà una sorpresa se ammetto di essere appassionato di vintage.
Quando si parla di vernici per chitarra, la nitro ha un posto molto speciale per me. Non è, però, il suono a rendere la nitro così speciale, bensì l’incomparabile sensazione al tatto, l’aspetto mozzafiato e la consapevolezza che questo strumento invecchierà al mio fianco.
Ogni volta che prendo in mano una chitarra verniciata alla nitro, sento un legame che è difficile da esprimere a parole. È come se lo strumento vivesse e respirasse. La sensazione di morbidezza e naturalezza della nitro è semplicemente incomparabile e dà la sensazione che la chitarra sia un’estensione di me stesso.
Visivamente, la nitro ha una profondità e una lucentezza semplicemente senza tempo. Cattura la luce in un modo che altre vernici non possono eguagliare. Inoltre. c’è la patina che si sviluppa sulla vernice della chitarra con il passare del tempo. Ogni graffio, ogni ammaccatura racconta una storia. È come se io e la chitarra attraversassimo la vita insieme, e con ogni avventura che viviamo insieme, la chitarra acquista più carattere.
E sì, anche se il poliuretano ha i suoi punti di forza e offre indubbiamente dei vantaggi in termini di durata e protezione, è il legame emotivo con la nitro a fare la differenza per me. Non si tratta di quale vernice sia “migliore”, ma di quale vernice racconti una storia che voglio continuare a raccontare a ogni accordo che suono.
Per me la nitro non è solo una vernice. È una sensazione, un’esperienza e una compagna di vita. E per tutti i chitarristi audiofili con le orecchie di platino là fuori, io suono soprattutto chitarra ritmica distorta con pickup attivi: qualcuno riesce davvero a sentire attraverso la vernice?
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Altre informazioni sulla vernice alla nitrocellulosa
- Gibson sulla lavorazione della nitro: Gibson.com – Working with Nitro
- Thomann sul tema della vernice per chitarra: Thomann.de: Shine On: breve guida sulle finiture della chitarra
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- Classica finitura nitro: Gibson Les Paul: Nicholas Stubbs / Alamy Stock Foto
- Moderna e resistente: finitura in poliuretano: George Dolgikh / Alamy Stock Foto
- Invecchiamento di qualità per rivestimenti sottili alla nitrocellulosa: Karol Adamaszek / Alamy Stock Foto
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