Tony Effe & Artemas: Produci le Hit del Momento con The Chart Gear
Tony Effe & Artemas: Produci le Hit del Momento con The Chart Gear · Fonte: Unsplash / Erwi / Passione Strumenti
Benvenuti alla nuova edizione di “The Chart Gear”, la rubrica di Passione Strumenti che si addentra nel cuore della tecnologia e delle tecniche di produzione musicale dietro le hit del momento. Oggi, immergiamoci nell’universo sonoro di due tracce che stanno dominando le scene: i like the way you kiss me di Artemas e DOPO LE 4 di Tony Effe, in collaborazione con Bresh e Tedua.
In “The Chart Gear”, non ci limitiamo a celebrare il successo delle hit del momento; ci immergiamo profondamente nelle loro radici tecniche, celebrando l’innovazione e la creatività che definiscono l’industria musicale contemporanea. Ogni articolo è un viaggio attraverso il suono, la tecnica e la tecnologia, pensato per ispirare e informare musicisti, produttori e appassionati di ogni livello. Seguiteci in questa esplorazione e scoprite come la musica del nostro tempo viene forgiata, nota dopo nota, beat dopo beat.
Artemas – i like the way you kiss me
Nell’Oxfordshire, in Inghilterra, Artemas Diamandis ha mosso i primi passi nel mondo della musica nel 2020. Da allora, ha lasciato il segno come produttore e cantante alternative-pop con la pubblicazione di due album completi: I’m Sorry I’m Like This nel 2022 e Pretty, rilasciato il 9 febbraio di quest’anno, che include l’amatissima traccia If U Think I’m Pretty. Tuttavia, è con il brano i like the way you kiss me che Artemas ha raggiunto livelli di notorietà senza precedenti.
Il merito di questa rapida ascesa va attribuito al suo impatto virale su TikTok, dove Artemas ha utilizzato la piattaforma per anticipare il singolo prima del suo debutto ufficiale.
Rilasciata il 19 marzo 2024, i like the way you kiss me è stata prodotta dallo stesso Artemas, insieme a Kevin White e Daintree. La traccia si addentra senza paura nella dicotomia tra intimità fisica e vulnerabilità emotiva.
Analisi della Produzione
Dal punto di vista della produzione, il brano fonde elementi pop futuristici con influenze nostalgiche degli anni ’80. Sintetizzatori pulsanti e un collage oscuro e retro-futuristico fanno da sfondo alla voce cupa e malinconica di Artemas.
La traccia di Artemas, nella sua semplicità, non si distingue solo per il suo inusuale BPM di 151.57, ma presenta alcune scelte stilistiche interessanti che vale la pena analizzare.
L’apertura del brano, che fa poi ritorno nel finale come outro, svela un approccio distintivo: le percussioni e il basso, fondamenta sonore dell’intero brano, sembrano essere state elaborate attraverso un cabinet per chitarra. Questo trattamento dona a queste sezioni una qualità nostalgica e singolare, distinguendo il suono di Artemas nel contesto contemporaneo. L’ effetto si può replicare con il processo di re-amping o, per chi preferisce lavorare interamente all’interno della DAW, attraverso l’utilizzo di simulatori di amplificatori come Guitar Rig 7 di Native Instruments o AmpliTube 5 di IK Multimedia.
Subito dopo l’intro, il ritornello introduce un altro elemento di sorpresa: le formanti della voce di Artemas vengono manipolate per assumere un timbro femminile.
Questa manipolazione vocale è probabilmente risultato dell’utilizzo di software avanzati come LittleAlterBoy di Soundtoys o Melodyne di Celemony, strumenti che permettono di modellare e trasformare le registrazioni vocali con una precisione e una flessibilità straordinarie. Questa scelta non solo sfida le aspettative dell’ascoltatore ma arricchisce il brano di una ricca qualità emotiva.
È inoltre degno di nota come la voce sia immersa in un riverbero shimmer, conferendo alla traccia una presenza marcata nel mix.
Il Synth Bass e Come Ricrearlo
Il synth bass distorto evoca le atmosfere sonore degli anni ’80, articolandosi in note ottave e caratterizzato da un filtro low-pass con un envelope che riduce velocemente il cutoff. Inoltre, il synth è trattato con una compressione sidechain, tecnicamente impiegata per dare spazio alle percussioni all’interno del mix. Quest’approccio non solo genera tonalità incisive ma, parallelamente, infonde un senso di vivacità e movimento alla composizione.
Ho ricreato il suono del basso utilizzando Serum!
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Le batterie in questa traccia si mantengono su uno stile piuttosto essenziale, adottando un pattern kick 4×4 e posizionando lo snare sulle battute 2 e 4. Il loro timbro tagliente richiama le sonorità caratteristiche di una Roland TR-06, ma l’elemento davvero distintivo qui è la saturazione applicata, che aggiunge un tocco ricco e profondo, conferendo alla sezione ritmica un’impronta sonora decisa.
Le chitarre costituiscono forse l’elemento più fondamentale del brano, con le loro sonorità immerse in un profondo riverbero che arricchisce la composizione di una musicalità altrimenti assente
In sintesi, i like the way you kiss me di Artemas emerge come un brano piuttosto semplice che, tuttavia, infrange i confini tradizionali del pop. Con la sua struttura e scelte sonore innovative, dalla manipolazione vocale alla peculiarità degli strumenti e degli effetti utilizzati, questa canzone dimostra che anche nella semplicità può risiedere una dose di originalità.
Tony Effe – DOPO LE 4 (feat. Bresh & Tedua)
Tony Effe ha conquistato la vetta della classifica Top Album Debut Global di Spotify con il suo ultimo lavoro, Icon, riuscendo a superare artisti internazionali di grande calibro come Justin Timberlake e Kacey Musgraves.
La tracklist di “Icon” svela un progetto ambizioso, impreziosito da collaborazioni che abbracciano l’intero spettro musicale, sia nazionale che internazionale. Un esempio è DOPO LE 4, nata dalla sinergia con Bresh e Tedua, che attualmente troneggia al vertice della classifica Top 50 – Italy su Spotify, testimoniando l’eccezionale accoglienza riservata all’album dal pubblico italiano.
Analisi della Produzione
DOPO LE 4 presenta una delle produzioni più semplici nell’intero disco. Al centro di questa produzione c’è un loop di chitarra, presumibilmente una Stratocaster. La chitarra, con un giro di accordi basilare ma efficace in chiave minore, segue un classico pattern 1-6-3, impreziosito da una settima sul primo accordo che, fin dall’inizio, costruisce un’atmosfera calma.
L’effetto scratch di vinile, inserito in modo tattico nel corso della traccia, aggiunge enfasi al beat, e riprende l’attenzione dell’ascoltatore. La produzione si mantiene perlopiù su una struttura semplice e lineare e il beat rivela la sua unica vera variazione nel bridge che segue le strofe dei tre artisti. In questa sezione, c’è un cambiamento nella progressione degli accordi, che introduce una freschezza nella dinamica del brano e fa da perfetto trait d’union verso il ritornello, anticipando il tema principale.
Il beat si articola in tre parti distinte, ciascuna dedicata alla strofa di un diverso artista. E’ interessante come all’interno del ritornello le varie voci si alternino creando un dialogo di tipo domanda-risposta, basato non tanto sul testo, ma piuttosto sulle caratteristiche timbriche delle loro voci.
Le drums, pur essendo essenziali, sono vivaci e ritmate, dando particolare risalto ai suoni dei kick e dei clap. Il suono di quest’ultimo, in particolare, richiama quella di un rimshot.
Per quanto riguarda il basso, anche questo risulta essere molto semplice: un sub bass replicabile utilizzando una saw wave filtrata attraverso un low pass a 900hz, arricchita da una generosa quantità di saturazione. Per questo tipo di saturazione, consiglierei di usare Decapitator di Soundtoys. Fa un ottimo lavoro nel rendere il basso più ricco e presente, senza alterarne le qualità, a meno che non si decida di attivare la modalità “PUNISH”, che ovviamente intensifica l’effetto.
L’Auto-Tune
Discutere di Auto-Tune nel contesto della trap può sembrare scontato, ma se ancora non si dispone di un plugin per la correzione del pitch vocale, aggiungerne uno al proprio set di strumenti è altamente consigliato. L’auto-tune non solo è capace di conferire un’impronta drammatica alla voce, creando effetti “robotici” distintivi del genere, ma, se applicato con moderazione, si rivela uno strumento prezioso per lisciare le imperfezioni vocali nelle registrazioni, elevando la qualità della performance senza snaturarla.
Ecco una valida alternativa (gratuita) al classico Auto-Tune di Antares
In un’epoca caratterizzata da un costante bombardamento sensoriale, la scelta di una composizione più essenziale può offrire un’esperienza d’ascolto che si distingue per la sua chiarezza e focalizzazione. DOPO LE 4 con il suo beat minimale, grazie anche a parole chiave contenute nel testo, dimostra come la musica “scarna di contenuti musicali”, possa rivelarsi estremamente efficace nel creare un’impressione duratura nell’ascoltatore.
Conclusioni
Con ogni pubblicazione, “The Chart Gear” si propone di ridurre la distanza tra gli ascoltatori e i processi creativi degli artisti, fornendo intuizioni capaci di arricchire l’esperienza musicale per tutti. Vi incoraggiamo a restare sintonizzati sulla serie per scoprire le innumerevoli possibilità che attendono ogni artista e appassionato di produzione musicale.
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